Dopo il voto al Senato del 15 febbraio, anche la Camera ha dato la fiducia al decreto Milleproroghe 2023 con 198 voti a favore, 128 contrari e tre astenuti. Ora saranno esaminati e votati gli ordini del giorno al decreto e, se sarà raggiunta la maggioranza, il provvedimento verrà convertito in legge.

La storia – Con il termine Milleproroghe si intende un decreto legge emanato dal Consiglio dei ministri che ha lo scopo di risolvere disposizioni urgenti entro la fine dell’anno. In particolare, posticipa l’entrata in vigore di alcune norme e rimanda la scadenza di altre. Il primo ad essere comparso in Gazzetta ufficiale risale al 2001, l’ultimo, invece, è quello del 2023 proposto il 29 dicembre 2022.

I punti più importantiMilleproroghe 2023 contiene 24 articoli e i temi trattati sono svariati: dalla pubblica amministrazione alla salute, dall’istruzione e l’università allo sport, dalla cultura all’ambiente e alla sicurezza energetica. I punti salienti, cioè quelli che interessano di più agli italiani, riguardano in particolare le proroghe alle concessioni balneari, allo smart-working e ai mutui per i giovani. Ci sono anche argomenti importanti esclusi dal decreto come Opzione donna, gli sconti delle accise sulla benzina e il Superbonus.

Concessioni balneari – Le attuali concessioni balneari sono state prorogate fino al 31 dicembre 2024. Per i comuni con “difficoltà oggettive” è possibile una proroga fino al 31 dicembre 2025. Infine, è stata proposta l’istituzione di un tavolo tecnico in presidenza del Consiglio per indire nuove gare. Il nodo delle gare è quello su cui discute da tempo il governo italiano con l’Unione europea: lo stesso PNRR prevede che le spiagge e le coste vengano messe a bando e che quindi il mercato balneare venga liberalizzato. Con l’approvazione da parte di Senato e Camera del Milleproroghe 2023, invece, rimane tutto ancora invariato e prorogato.

Un lavoratore in smart-working. Foto: Fim-Cisl

Smart-working – È garantito fino al 30 giugno 2023 il lavoro da casa per lavoratori privati considerati fragili e con figli a carico fino ai 14 anni d’età. Per i dipendenti pubblici, invece, lo smart-working è stato eliminato: viene riconosciuto solo a lavoratori con fragilità sempre fino a giugno.

Mutui giovanili – I giovani sotto i 36 anni che vogliono acquistare la prima casa e con un Isee inferiore o uguale a 40mila euro, potranno usufruire della garanzia massima concessa dal Fondo di garanzia della prima casa pari all’80% del costo dell’immobile fino al 30 giugno 2023, inviando l’istruttoria di mutuo entro tale termine. Inizialmente la data fissata era il 31 marzo, ma con l’approvazione del Milleproroghe è stata posticipata. Questa agevolazione riguarda anche giovani coppie, nuclei mono-genitoriali con figli minori e residenti degli Iacp (Istituto autonomo delle case popolari).

Opzione donna – Si tratta di un trattamento pensionistico riservato alle donne, che permette loro di andare in pensione ancora prima della pensione anticipata, ma è riservato solo a ristrette categorie. Nel decreto Milleproroghe non si parla di Opzione donna anche se la questione rimane scottante. Il Pd ha presentato un ordine del giorno sulla revisione di Opzione donna che però è stato respinto dall’Aula. . La capogruppo Debora Serracchiani ha dichiarato: «Il governo dia una data. Dica alle donne quando potranno andare in pensione. Fate un gesto, le donne hanno tutto il diritto di andare in pensione anticipata».