Durante l'occupazione i grillini hanno letto gli articoli della Costituzione

«Da oggi vi chiameremo movimento quattro stelle, perché quando si fa una scemenza si perde una stella». Ad affermarlo è stata Alessandra Mussolini del Popolo delle Libertà, intervenendo in aula per protestare contro l’occupazione del Parlamento organizzata dal Movimento 5 Stelle. «Non credo si possano iniziare i lavori d’Aula senza stigmatizzare quello che è successo ieri», ha dichiarato la senatrice, chiedendo che «il senatore Questore faccia i conti per l’energia elettrica» consumata dalla Camera durante l’occupazione. In modo da addebitare il costo al Gruppo dei grillini.

La dimostrazione del M5S contro la mancata formazione delle Commissioni parlamentari permanenti, conclusasi la sera del 9 aprile, non smette di suscitare polemiche. Paolo Romani (Pdl), ha dichiarato di dissentire con la protesta. «Ieri – ha detto – alle 22.30, tutti insieme, anche con il Movimento 5 Stelle, abbiamo trovato un’intesa su un provvedimento che oggi è in aula al Senato, cioè il decreto Balduzzi sulle staminali. Le Commissioni speciali stanno lavorando alla faccia di chi dice che il Parlamento è bloccato».

Netta è stata anche la condanna da parte del costituzionalista Enzo Cheli. «Il Parlamento – ha affermato – è il tempio della democrazia ed è interesse di tutti i cittadini, e non solo degli eletti, rispettarne l’autonomia e garantirne la funzionalità». Cheli però, in una intervista al “Mattino”, ha dichiarato anche di non comprendere le ragioni che inducono a ritardare la costituzione delle Commissioni, dato che «nell’impianto della nostra forma di governo è il governo che dipende dal Parlamento e non viceversa». La Costituzione, così come i regolamenti delle Camere, ha spiegato, affermano solamente che vada rispettata, nella loro formazione, «la proporzione dei gruppi parlamentari».

Su questa linea è anche una parte del Partito Democratico, che richiede a gran voce le Commissioni. Ad affermarlo è la deputata Pd Lorenza Bonaccorsi, di area renziana, intervenuta al programma Agorà, su Rai Tre. Aggiungendo che la differenza nel modo di chiederle fra Pd e M5S sta nel fatto che questi «utilizzano metodi che funzionano meglio in alcune situazioni, come l’occupazione del Parlamento».

Gabriele Principato