Il governo si divide sui no vax. All’interno del decreto Milleproroghe, approvato lunedì 9 dicembre dal Consiglio dei ministri, fa discutere l’abrogazione delle multe di 100 euro per gli over 50 che si sono sottratti all’obbligo vaccinale durante la pandemia.
Le multe – Novembre 2022: gli ospedali si stavano svuotando dai pazienti Covid, eppure ancora molte mascherine sulle facce e molto gel igienizzante nei locali. Intanto partivano i primi avvisi di pagamento per chi non aveva seguito l’obbligo di vaccinarsi contro il virus: venivano spedite 750mila lettere per comunicare la sanzione da saldare entro due mesi. In 1500 hanno fatto ricorso presso giudici di pace, spesso con successo. Soltanto 55mila cittadini italiani hanno invece pagato regolarmente. Un milione non avrebbe mai ricevuto gli avvisi. Un’altra categoria di obbligati aveva già beneficiato della cancellazione: si trattava delle forze dell’ordine e dei lavoratori della scuola. Non si hanno numeri a riguardo, poiché le amministrazioni di riferimento non hanno voluto fornire i dati. Infine, 600mila persone avrebbero semplicemente deciso di non pagare. Un buco di 170milioni di euro per lo Stato, che probabilmente non verrà recuperato. Nel decreto Milleproroghe infatti, Fratelli d’Italia e Lega hanno voluto inserire l’abrogazione di quelle multe.
I commenti– Il capogruppo alla Camera di FdI Galeazzo Bignami ha spiegato le motivazioni al Corriere della Sera: «L’obbligo vaccinale fu una sconfitta dello Stato che doveva convincere spiegando e non obbligando». Per nulla d’accordo l’opposizione, che teme i risvolti antiscientifici della diffidenza nei confronti della medicina. In questo senso, il Partito Democratico ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro della salute Orazio Schillaci. Da parte sua, il Movimento 5 Stelle ha sottolineato invece l’ambiguità del governo, che promette verità ai parenti delle vittime e intanto ammicca ai no vax.
Non mancano opinioni contrarie nemmeno nella coalizione governativa. La voce più critica è quella di Forza Italia, con il vicepresidente alla Camera Giorgio Mulè che ha espresso esplicitamente la sua contrarietà durante la trasmissione Start su Sky TG24: «Non può esserci un’amnistia che corrisponde a un’amnesia». Ha poi ricordato Silvio Berlusconi e Sergio Mattarella, entrambi convinti dell’importanza e del dovere morale e sociale di vaccinarsi.
Il Carroccio non aveva mai nascosto le perplessità verso l’obbligo e si era espresso favorevolmente anche riguardo al rimborso delle multe già saldate, senza però essere accontentato. Il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha dichiarato ai giornalisti parlamentari: «Se qualcuno quella multa l’ha pagata per una questione di onestà adesso fa la figura di essere stato un fesso». Il leghista però ha ammesso: «È vero anche che in quel momento era importante che tutte le persone fossero sensibilizzate».
Grande è la delusione di tutti i medici, che si vedono sviliti e posti in competizione con complottismi distanti dalla loro professione. A detta loro, le migliaia di morti evitate dai vaccini testimoniano come il senso di responsabilità nei confronti dei più deboli e la fiducia verso la scienza abbiano sconfitto la pandemia.
Uniti si vince, ma oggi ha vinto ancora la divisione.