Beppe Grillo scruta l'orizzonte. Farà un accordo di programma con il Pd? Ph. Ansa

Presidenza della Camera al Movimento Cinque stelle, Senato al centrodestra, premier al Pd, e no al governissimo con Silvio Berlusconi. All’indomani del rifiuto di Beppe Grillo all’entrata in un governo Pd- Sel, Massimo D’Alema in un’intervista al Corriere della sera, irrompe nelle trattative per la formazione di un nuovo esecutivo e, come al solito, crea reazioni e polemiche, specie su Twitter dove la parola #Dalema è tra le tendenze del giorno. C’è chi lo accusa di riproporre la bicamerale, chi di voler fare l’inciucio.

La proposta è questa: “Le forze politiche maggiori debbano essere tutte coinvolte. E che quindi al centrodestra e al Movimento 5 Stelle vadano le presidenze delle due assemblee parlamentari, ovviamente sulla base della proposta di personalità che siano adeguate a ruoli istituzionali di garanzia”. Il responsabile organizzativo del Pd Nico Stumpo ha espresso la linea del segretario Pierluigi Bersani che, al momento, preferisce non esporsi troppo. Ma, poltrone a parte, i contenuti cambiano poco. “Il Pd è contrario a ogni forma di governissimo”, ha detto. Su questo punto non sembra avere dubbi neanche l’ex ministro Mariastella Gelmini: “Sono d’accordo con D’Alema. Si alla bocciatura del governissimo”.

Per un possibile governo Bersani–Grillo non mancano però i problemi. Il primo: l’impossibilità di traslare il modello di governo alla Regione Sicilia dove i grillini votano i provvedimenti del presidente Rosario Crocetta punto per punto e risolvono, in questo modo, il problema della mancata maggioranza. A livello nazionale, infatti, a differenza delle regioni, il premier non è scelto direttamente dai cittadini. Per questo motivo occorre, prima di partire, votare la fiducia in entrambi i rami del Parlamento ad un nuovo governo Pd- Sel. Il Movimento Cinque stelle ha però fatto sapere che non la voterà e questo non permetterà neanche la nascita di un nuovo esecutivo. Come risolvere il problema? Risponderà, in parte, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, chiamato sciogliere la crisi e assegnare l’incarico di formare il nuovo Governo dopo le consultazioni.

Intanto sul sito di Beppe Grillo e sui social network è aperta la discussione tra gli attivisti 5 Stelle sulla possibilità di votare la fiducia ad un governo Bersani. C’è persino chi fa un appello, come Viola Tesi, 24 anni, fiorentina, che ha lanciato sul sito change.org una petizione. «Caro Beppe Grillo, dai la fiducia al governo per cambiare l’Italia». La discussione è aperta anche su Twitter all’hashtag #GrilloDammiFiducia. L’appello ha già raggiunto 75mila firme.

Luigi Brindisi