Il Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, presidente di turno del Consiglio Ecofin

Il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, presidente di turno del Consiglio Ecofin

«Abbiamo raggiunto un accordo sul bilancio europeo, che permette di pagare le bollette arretrate, salvaguardare i bilanci dei Paesi membri e trovare risorse per il rilancio della crescita». A fare il fatidico annuncio, a Bruxelles, è in persona il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. L’ha fatto in veste di presidente di turno dell’Ecofin, il superministero europeo dell’economia e delle finanze. Ma il Ministro ha parlato anche di questioni interne e della legge di stabilità italiana, assicurando che non sarà necessaria nessuna «manovra aggiuntiva».

Non ci sarà insomma nessun aggiustamento sui piani del governo, nonostante le critiche emerse durante l’Eurogruppo: l’8 dicembre, i ministri europei delle finanze avevano esaminato le bozze del bilancio italiano per il 2015 e chiesto a Padoan un impegno maggiore sui conti pubblici. Una richiesta rispedita al mittente. «Ma lo sforzo in più ha a che fare con l’efficacia delle misure che il governo italiano ha già adottato», ha spiegato il ministro.

Secondo Padoan, gli altri responsabili dell’economia europea sottovalutano gli effetti delle misure già previste nella legge. «Si tratta di precisare se l’impatto è effettivamente corrispondente all’ammontare degli aggiustamenti già concordato con la Commissione europea».

 

Il governo sembra però non voler sfidare ulteriormente l’Unione Europea. Qualche modifica alla legge di stabilità potrebbe alla fine esserci. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha incontrato il suo staff economico per fare il punto proprio su questo, in vista della seconda lettura al Senato del testo. I vincoli europei (non più di tre per cento nel rapporto tra deficit e Pil) saranno rispettati, e per farlo il premier è pronto ad accantonare l’idea di estendere il bonus mensile di 80 euro anche ai pensionati.

A livello europeo, è per la verità importante anche l’altra notizia uscita dall’Ecofin e annunciata da Padoan: l’accordo tra i 28 Paesi Ue per il bilancio 2015 dell’Unione. Le fatture europee ancora in sospeso, per oltre 28 miliardi di euro, saranno onorate. Su questo Padoan ha rivendicato il ruolo della presidenza italiana e ha aggiunto che è stata trovata anche «una soluzione strutturale per evitare questi problemi in futuro». L’obiettivo è non continuare ad accumulare ogni anno arretrati da pagare. E per centrarlo c’è già l’intesa per stanziare oltre 140 miliardi per i pagamenti relativi al 2015.

Simone Gorla