Nicola Zingaretti a Roma il 24 febbraio 2021 ANSA/ANGELO CARCONI

«Barbara D’Urso, hai portato la politica vicino alle persone. Ce n’è bisogno». Dopo le indiscrezioni secondo cui Mediaset starebbe pensando di chiudere “Domenica Live – Non è la D’urso” per i bassi ascolti, l’endorsement in favore della conduttrice napoletana arriva dalla direzione più inaspettata: Nicola Zingaretti, segretario del Partito Democratico e presidente della regione Lazio. Il tweet pro-D’Urso arriva al termine di una giornata burrascosa, in cui la sua direzione del partito è stata messa in discussione da importanti esponenti come i sindaci Giorgio Gori, Dario Nardella e Antonio Decaro. Tanto da convincerlo, secondo un retroscena riportato dal Fatto Quotidiano, a dimettersi alla prossima assemblea del 13 e 14 marzo. Il tweet non poteva passare inosservato, e così è stato: anzi, ha fatto da detonatore per nuove polemiche contro Zingaretti.

Le reazioni – Le risposte al tweet sono più di 6.000, 3.000 le citazioni con commento. Quasi tutte negative. C’è chi si chiede cosa ne penserebbe Enrico Berlinguer, di questo appoggio a quella che alcuni definiscono “la regina del trash“, di quella tv “spazzatura” di matrice berlusconiana tanto criticata a sinistra perché considerata colpevole di aver abbassato la qualità del dibattito politico in Italia. Com’ è possibile, si chiedono in molti, che il leader dei progressisti apprezzi il programma che, ad esempio, questa estate ha reso celebre la signora Angela da Mondello con il suo «Non ce n’è di Coviddi»? Alcuni ritengono che questo sia «il momento più basso di sempre» per la sinistra; altri si rifiutano di ammettere che Zingaretti possa aver pubblicato quel tweet: «Ma gli hanno rubato la password?» E c’è chi ipotizza una cinematografica possessione demoniaca: «Salvini, esci da questo corpo». Non è la prima volta, peraltro, che il segretario dem viene accusato di esternazioni non proprio “di sinistra”: lo scorso 2 febbraio, ad esempio, c’era stata una grossa polemica quando Zingaretti aveva dato della radical chic alla giornalista Concita De Gregorio, rea di aver pubblicato su Repubblica un articolo a lui sfavorevole.

D’Urso e la politica – La sinistra, d’altronde, aveva fatto incursioni nelle trasmissioni di Barbara D’Urso ben prima di queste esternazioni da parte di Zingaretti, nella speranza di intercettare potenziali sostenitori all’interno di un pubblico tendenzialmente conservatore o poco interessato alla politica. Lo stesso leader dem era stato in collegamento con la D’Urso poco più di un mese fa, il 17 gennaio, a parlare della pandemia da Covid e della crisi di governo. Ed è stato ospite di Canale 5 anche uno dei suoi principali concorrenti alla guida del partito, il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Lo stesso aveva fatto Maria Elena Boschi di Italia Viva lo scorso 7 febbraio. Ma le frequenze di “Live – Non è la D’urso” sono sempre state utilizzate più volentieri dagli esponenti del centrodestra: a parte, ovviamente, il padrone di casa, Silvio Berlusconi, è stata più volte ospite del programma la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Quelle che si ricordano di più, però, sono le ospitate di Matteo Salvini, al vertice della Lega: la più famosa è stata quella del 30 marzo 2020 quando, in piena pandemia, il politico e la conduttrice recitarono in diretta l’Eterno riposo per le vittime del Covid-19. I due, in quell’occasione, vennero accusati di aver utilizzato in maniera strumentale la religione e la situazione drammatica che stava vivendo l’Italia.