Basta litigi sull’economia, a cominciare dalla Popolare Bari: bisogna sedersi attorno a un tavolo e cercare un accordo. Improvvisamente il leader della Lega Matteo Salvini abbassa la voce e alla polemica sembra preferire il dialogo. Con tutte le parti politiche, «da Leu a Fratelli d’Italia», che abbiano a cuore il bene del Paese.

Il Comitato – Il segretario del Carroccio avanza una proposta, che spera venga presa in considerazione dal governo: istituire un Comitato di salvezza nazionale, per evitare che l’Italia, tra crisi bancarie e industriali, scivoli nel disastro totale. L’input arriva dal caso della Banca Popolare di Bari – da tempo in difficoltà (aveva chiuso il 2018 con perdite per 420 milioni di euro) per via della cattiva gestione finanziaria e dei troppi crediti deteriorati – che il governo ha deciso di salvare approvando un decreto da 900 milioni di euro. La cifra, attraverso Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa del ministero dell’Economia, verrà trasferita prima a Mediocredito Centrale (un istituto controllato dal MEF), che poi la verserà alla Popolare di Bari comprando delle quote di capitale.

Gli scontri – La fumata bianca è arrivata dopo due giorni di tensioni sorte tra le due anime del governo e poi dilagate tra le frange dell’opposizione, con Matteo Renzi, fondatore d’Italia Viva, che ha accusato d’ipocrisia il Movimento 5 Stelle per averlo attaccato in passato proprio sulle banche e i pentastellati che, con Luigi Di Maio, chiedono che venga pubblicata la lista dei debitori dell’istituto pugliese in crisi (richiesta difficile da esaudire, come spiegano alcune fonti del governo).

Matteo Salvini – Tra accuse e battibecchi, Matteo Salvini invita a quietarsi e a riflettere: «Stiamo vivendo un momento drammatico in cui tutti dovrebbero smetterla di far polemica. […] Faccio un appello a tutti quelli che hanno a cuore il futuro dell’Italia fermatevi, fermiamoci. Scegliamo alcuni interventi urgenti, comuni, ridisegniamo le regole, salviamo il Paese che altrimenti rischia di affondare». E aggiunge un’altra urgenza: la legge elettorale, che «va rifatta per tornare al voto al più presto». C’è chi vede intravede nella mossa del leader leghista l’obiettivo delle elezioni anticipate e chi la considera l’ennesima tattica da «giocatore di poker», come l’ha definito Cesare Zapperi sul Corriere della Sera. Resta il fatto che il messaggio di Salvini è perentorio e parte dal caso della banca pugliese per allargarsi ad altre emergenze: infrastrutture, burocrazia, politiche di crescita e tutela della salute. Un Comitato di salvezza nazionale serve a questo, sembra dire il segretario del Carroccio: ad agire nell’interesse di tutti, cittadini in primis, per evitare «di raccogliere un Paese a pezzi».

Le polemiche – Le critiche non si sono fatte attendere. In un’intervista al Corriere, la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha bollato la proposta di Salvini come «incomprensibile», lamentandosi del fatto che Salvini non si sarebbe preoccupato d’interpellarla prima di rivolgersi al Movimento 5 Stelle e al Partito democratico. «Si vuole andare al governo insieme o si vogliono scrivere provvedimenti insieme su alcune materie?», chiede Meloni. Nel primo caso non ha dubbi: non se ne parla.