ANSA / MATTEO BAZZI

La punta di diamante della nuova giunta di Attilio Fontana potrebbe essere Letizia Moratti. Il ritorno dell’ex ministra ed ex sindaca di Milano alla politica come assessore al Welfare in Regione Lombardia, in sostituzione di Giulio Gallera, sembra ormai confermato «al 99 per cento», secondo Matteo Salvini. Resta in dubbio l’assetto finale della squadra lombarda, che potrebbe prevedere un ulteriore incarico di Moratti come vicepresidente della Regione (al posto di Fabrizio Sala).

Il personaggio – Prima donna ad aver assunto la presidenza della Rai e prima edunica ad aver ricoperto la carica di sindaca di Milano, negli anni Letizia Moratti è sempre stata una figura ai vertici. Dopo essere stata scelta alla guida della Rai durante il governo Berlusconi I (1994-96), diventa imprenditrice nel settore della comunicazione e dei media. Nel 1998 assume le cariche di presidente e amministratore delegato della società francese News Corp Europe e in seguito di presidente di Syntek Capital Group. Nel 2001 comincia invece la carriera politica: diventa ministro dell’Istruzione e vara la riforma Moratti, con cui modifica l’ordinamento scolastico italiano in maniera sostanziale. Nel 2006 si candida come sindaca di Milano per la coalizione di centrodestra e viene eletta, ricoprendo la carica fino al 2011. Fino all’ottobre 2020 è stata presidente di Ubi Banca. Dopo l’uscita della docuserie di Netflix “Sanpa – Luci e tenebre di San Patrignano”, si è tornato a parlare anche del sostegno dato da lei e il marito Gian Marco Moratti all’omonima e discussa comunità di recupero.

Il ritorno in Regione – La Lega si è espressa favorevolmente a più riprese su un duplice incarico di Letizia Moratti. Matteo Salvini ha detto che sarebbe «assolutamente contento» della possibilità che diventi anche vicepresidente. «Serve un manager, e una persona che ha fatto bene il sindaco e il ministro dal mio punto di vista è una garanzia». Il riferimento manageriale riguarda la sfida del successore di Gallera sulla sanità, in particolare per la distribuzione dei vaccini. Per cui la Lombardia si è finora distinta, ma in negativo, come regione con più dosi disponibili, ma in percentuale ancora poche somministrate (il 21.6 per cento su 109.845 vaccini totali). L’entrata in gioco di Moratti, personaggio vicino a Silvio Berlusconi, potrebbe inoltre non essere casuale. La nomina trova infatti il favore di Forza Italia e potrebbe essere proprio l’ex sindaca di Milano la prossima candidata di Fi come governatore di regione Lombardia. Eventualità che lascerebbe alla Lega, in una coalizione di centrodestra, la scelta di chi presentare come primo cittadino del capoluogo alle elezioni del 2023.