Dopo Giorgio Napolitano, un altro uomo di sinistra potrebbe essere il nuovo Presidente della Repubblica. Pierferdinando Casini, leader dell’Unione di Centro, non esclude la nomina di Romano Prodi. Lo ha detto nella mattina del 5 febbario durante il programma ‘La telefonata di Belpietro’ su Canale 5.
Ex Democrazia Cristiana, il Professore avrebbe un profilo più “centrista” di Napolitano, che viene – com’è noto – dal Pci. Anche per questo, Prodi, per due volte capo della coalizione di centro-sinistra (nel 1996 e nel 2006) “qualche chance ce l’ha”, dice Casini, soprattutto “con la tipologia di Parlamento che uscirà alle prossime elezione del 24 e 25 febbraio”. Il leader dell’Udc ha però precisato che non è Prodi il suo candidato per il Colle: “avrei degli altri nomi”.
Casini è convinto che la coalizione di centro guidata da Mario Monti, di cui il suo partito fa parte, sarà premiata dagli elettori: “Oggi i sondaggi indicano il 15 per cento, mi auguro si arrivi sul 20. Se guardiamo alle proposte concrete che vengono fatte davanti a una fiera di promesse, siamo gli unici a fare dei ragionamenti”.
Il leader Udc fa capire a chi si riferisce quando parla di “fiera di promesse”. Riguardo alle ultime dichiarazioni di Silvio Berlusconi sul rimborso dell’Imu e sul condono fiscale, Casini attacca infatti il Pdl e definisce le proposte dell’ex premier “un colpo di spugna finale su impegni presi con l’Unione europea nella lotta all’evasione fiscale”.
Andrea Zitelli