Il nuovo rapporto della Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (Ecri) del Consiglio d’Europa ha riacceso il dibattito sul razzismo nelle forze di polizia italiane, sollevando critiche e conseguenti difese accese da parte del governo e dei sindacati.

Il report – Nel suo ultimo rapporto sull’Italia, l’Ecri, l’organismo di monitoraggio dei diritti umani, specializzato in questioni relative alla lotta contro il razzismo, la discriminazione di ogni genere, l’antisemitismo, la xenofobia e l’intolleranza in Europa, ha espresso «preoccupazione» per la mancanza di progressi nel contrastare abusi razzisti e Lgbt-fobici da parte delle forze dell’ordine. Nel report invita il governo italiano a istituire un gruppo di lavoro che coinvolga istituzioni e società civile per sviluppare meccanismi di responsabilità più efficaci: «Raccomandiamo al governo italiano che conduca al più presto uno studio indipendente sul fenomeno della profilazione razziale nelle sue forze di polizia, per poter valutare la situazione», ha dichiarato Bertil Cottier, presidente dell’Ecri. Secondo la vicepresidente dell’ente, Tena Simonovic Einwalter, «è un problema che si riscontra frequentemente in Italia e Francia».

Le rezioni istutuzionali – Le conclusioni dell’Ecri hanno provocato reazioni immediate e molto dure da parte del governo e delle istituzioni italiane. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha definito le accuse «semplicemente vergognose», parlando di «giudizi infondati, frutto di un approccio ideologico e di pregiudizi evidenti». Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha definito le osservazioni dell’Ecri come «astruse e offensive». I sindacati di polizia hanno parlato di «attacco ingiustificato, basato su pregiudizi ideologici e senza alcun dato concreto». Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, pur non entrando nel merito delle accuse, ha voluto riconfermare la fiducia della Repubblica nelle forze dell’ordine, come si legge in una nota del Quirinale, invitando a colloquio il capo della Polizia Vittorio Pisani. Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini invece, a nome di tutta la Lega ha definito «Un altro ente inutile, da sciogliere» il Consiglio d’Europa, ovvero l’organizzazione internazionale il cui obiettivo principale è promuovere la democrazia, i diritti umani e lo stato di diritto in Europa.

I precedenti – Non è la prima volta che l’Ecri accusa la polizia italiana di razzismo. Nell’ottobre del 2024 infatti, il report di allora denunciava pratiche di profilazione razziale durante attività di controllo e indagine. In particolare il documento faceva riferimento ad una profilazione etnica nei confronti di persone appartenenti alle comunità rom e africane, che sarebbero stati soggetti di controlli eccessivi e discriminatori. Le polemiche però non finiscono. La recente nomina di Filippo Ferri a questore di Monza e Brianza ha suscitato grandi polemiche. Ferri è stato condannato in via definitiva a 3 anni e 8 mesi per falso e calunnia nei fatti della scuola Diaz durante il G8 di Genova 2001, quando i reparti mobili della Polizia di Stato irruppero nel complesso scolastico Diaz-Pertini, adibito a centro stampa e dormitorio per attivisti e giornalisti. Durante l’irruzione furono fermate 93 persone, molte delle quali vennero brutalmente picchiate, con 63 feriti portati in ospedale. La sua promozione è stata contestata da cittadini e associazioni che hanno avviato una raccolta firme chiedendo al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di rivedere la decisione, ritenendola inopportuna e offensiva per la comunità.