La Lombardia resta al centrodestra. Lazio e Molise passano al centrosinistra. Sono questi i risultati delle elezioni regionali che il 24 e 25 febbraio.
Al Pirellone va l’ex ministro dell’Interno, Roberto Maroni, con il 42,8 per cento delle preferenze, contro il 38,2 del candidato del centrosinistra Umberto Ambrosoli. L’ex sindaco di Milano, Gabriele Albertini, candidato della lista Monti, si ferma al 4,1, mentre la candidata del Movimento 5 stelle, Silvana Carcano, strappa il 13,6. In coda si trova Carlo Maria Pinardi di Fare per fermare il declino che raccoglie l’1,2 per cento dei consensi. A questo punto il sogno leghista di governare una macroregione del Nord formata da Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli diventa sempre più possibile.
Il Lazio cambia colore dopo i recenti scandali della giunta Polverini, tra cui va ricordato l’arresto dell’ex capogruppo del Pdl Franco Fiorito, detto Er Batman. Nicola Zingaretti del centrosinistra, ex presidente della provincia di Roma, è il nuovo governatore con il 40,6 per cento delle preferenze. Francesco Storace, l’ex presidente candidato del centrodestra, non raggiunge il 30. L’M5s con Davide Barillari si attesta al 20,2, mentre la lista civica di Giulia Bongiorno si ferma al 4,7. Sandro Ruotolo di Rivoluzione civile e Alessandra Baldassarri di Fare si dividono le briciole.
È la fine di un’epoca anche in Molise, dove il governatore uscente del centrodestra, Michele Iorio, si ferma al 25,8 per cento. Vince l’esponente della coalizione di centrosinistra Paolo Frattura che con il 44,7 dei consensi sarà il nuovo governatore. Il grillino Federico Antonio raggiunge il 16,8.
Alessandro Minissi