“Contro il terrorismo serve una risposta culturale, non solo militare”. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi rassicura Hollande sul sostegno alla Francia nella comune lotta al terrorismo. Il messaggio è chiaro e parte dall’Eliseo, dove Renzi ha incontrato giovedì 26 novembre il presidente francese per fare il punto dopo gli attacchi terroristici che hanno sconvolto Parigi lo scorso 13 novembre.
“I nostri valori sono molto più importanti della loro barbarie”, ha aggiunto Renzi che ha assicurato la vicinanza del popolo italiano alla Francia: “Siamo due nazioni sorelle. Mai come in questo momento abbiamo sentito una vicinanza profonda col vostro popolo”. Ma Hollande rilancia e chiede all’Italia e agli altri Paesi un impegno concreto nella lotta contro l’Isis: «Dobbiamo distruggere Daesh, avere una linea chiara con gli alleati e impegnarci in Siria e non solo», ha risposto Hollande, che ha invocato la necessità di una “risposta comune” contro il terrorismo e “una strategia diplomatica ma soprattutto militare”.
Il premier Renzi definisce i limiti dell’impegno italiano. «C’è la necessità di una coalizione sempre più ampia che porti alla distruzione dell’Isis e del disegno atroce che esso rappresenta», ha detto. L’Italia – quindi – sarà parte attiva solo in una eventuale formazione internazionale contro l’Isis. Renzi ha poi ha confermanto la presenza del nostro contingente in Libano,Iraq, Siria, Afghanistan, Kosovo e Africa, dove i soldati italiani continueranno a svolgere il lavoro di addestramento e formazione delle milizie locali.
Dopo l’incontro con Hollande, il Presidente del Consiglio ha partecipato alla commemorazione in programma alla Sorbona per le vittime degli attentati di Parigi. Tra loro moltissimi studenti dell’ateneo tra i più prestigiosi di Parigi. Compresa l’unica vittima italiana, Valeria Solesin, dottoranda all’Ined, l’istituto di demografia della Sorbona, a cui sia Renzi che il presidente francese hanno dedicato un ricordo durante la conferenza stampa congiunta all’Eliseo.
Dopo aver incontrato il presidente degli Stati Uniti Obama, la cancelliera tedesca Merkel e il premier italiano Renzi, l’ultima tappa per Hollande è Mosca, per un faccia a faccia con il presidente Putin.
Carmela Adinolfi