Matteo Renzi alla direzione nazionale PD di lunedì 1 dicembre

Matteo Renzi alla Direzione nazionale PD

Nessun contatto con il maestro Riccardo Muti per la successione a Napolitano. Sì al dialogo con la parte dei grillini che “non segue il blog come una bussola”. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi chiude al toto Quirinale e accelera sulle riforme, cercando nuovi alleati. La partita sulla successione al Colle rimane intrecciata con quella sulla nuova legge elettorale.

La notizia della candidatura di Muti alla presidenza della Repubblica è stata riportata dal giornale Il Fatto Quotidiano di martedì 2 dicembre. La conferma verrebbe dal figlio del maestro, Domenico Muti, che ha lasciato intendere che l’ipotesi Quirinale per il celebre direttore d’orchestra sia concreta. Palazzo Chigi ha subito smentito: «Il presidente del Consiglio non sente il maestro Muti da anni e non ha parlato con lui né con Domenico Muti, che non ha il piacere di conoscere». Il nome sarebbe però gradito a Berlusconi e adatto a saldare il Patto del Nazareno, minato dalle divergenze tra Renzi e Berlusconi sull’Italicum.

Renzi è ora forte dell’assist di Giorgio Napolitano, che ha fatto sapere di non avere intenzione di dimettersi prima della fine dell’anno, rendendo il governo meno ricattabile. Vuole agire “senza indugio” per approvare la riforma elettorale in Commissione Affari Costituzionali nel mese di dicembre e votarla in aula entro gennaio 2015. Dopo il sì della Direzione Pd ottenuto lunedì sera, i possibili rischi in vista dell’approvazione vengono dalla minoranza Dem e da Forza Italia.

Non è un caso che – tanto per il Colle quanto per le riforme – si sia riavviato il dialogo tra Renzi e il M5S. Tra aperture e frenate. Renzi in Direzione nazionale si è detto disposto a parlare con la componente meno intransigente dei grillini. Il senatore M5S Mario Giarrusso conferma che il Movimento è pronto a discutere un nome condiviso per il Quirinale. Più cauto Nicola Morra, capogruppo Cinque Stelle in Commissione Affari Costituzionali: “Dobbiamo verificare la veridicità di queste avance”. Di certo trovare un accorto con i grillini, in piena ristrutturazione interna dopo la nomina di un Direttorio da parte di Grillo, non sarà semplice. E con Forza Italia e dissidenti PD che sperano in un inciampo, per il Presidente del Consiglio si preannuncia un mese di dicembre molto caldo.

Simone Gorla