Matteo Salvini incontra Vladimir Putin lo scorso ottobre

Matteo Salvini incontra Vladimir Putin lo scorso ottobre

Sventola la bandiera della vittoria in via Bellerio. È un Matteo Salvini euforico nel day after delle elezioni regionali in Emilia Romagna. Tanto da chiamare a gran voce nuove elezioni: “Caro Renzi, a questo punto andiamo a votare. Se ti senti così forte conviene anche a te. Io sono pronto”. Quasi il 20% dei consensi. La Lega Nord è il secondo partito nella regione più “rossa” d’Italia. Il segretario del Carroccio si sente pronto a lanciare la sfida al presidente del Consiglio Matteo Renzi. Proponendo primarie per decidere il candidato del centrodestra. “Lo sfidante del premier, dice Salvini, deve essere scelto dagli italiani, non dalle segreterie dei partiti”.

E lui, unico vittorioso della tornata elettorale nel centrodestra, è pronto a giocarsela in un testa a testa contro Renzi che esclude tutti gli altri. A partire da Forza Italia, doppiata in Emilia. Tanto che può permettersi di dire: “Silvio Berlusconi non l’ho ancora sentito… Non so se mi ha cercato”. E di dettare l’agenda: “A breve presenteremo le nostre proposte economiche. Spero che Forza Italia la sostenga”. Mentre Ncd è già escluso: “In vista delle future alleanze, basta con Alfano, che sostiene Renzi”.

Salvini spera in un consenso anche dall’estero. Magari un messaggio di complimenti da Vladimir Putin, che ha appena finanziato con 9 milioni di euro il Front Nationale di Marine Le Pen attraverso una banca ceco-russa. L’istituto è di proprietà di Roman Popov, considerato vicino sia a Dmitry Medvedev che a Putin. La speranza è sempre accesa tra le fila della Lega Nord, anche se Salvini commentando l’indiscrezione ha affermato di non aver ricevuto alcun finanziamento. “Noi facciamo un appello rivolto a tutto il mondo, dalla Russia, alla Svezia alla Finlandia. Ogni aiuto è ben accetto, anche perché abbiamo 70 dipendenti in cassa integrazione”. La Lega è pronta a incassare dopo il risultato elettorale. Di sicuro ha guadagnato punti nella graduatoria dei partiti di destra di mezza Europa papabili beneficiari degli aiuti. Possibile quindi che la visita di fine ottobre a Mosca non abbia avuto solo valore politico. In Russia Salvini aveva incontrato il presidente della commissione esteri della Duma Aleksei Pushkov, il ministro per la Crimea Oleg Saveliev e rappresentanti della comunità degli affari e della Confindustria russe.

Matteo Furcas