cancellieriIl ministro Annamaria Cancellieri si prepara alla giornata più delicata. Mercoledì 20 novembre, a Montecitorio, si discuterà la mozione di sfiducia al Guardasigilli presentata dal Movimento 5 Stelle. Anche se al momento non ci sono indagati, come precisa la procura di Torino, e gli estremi della falsa testimonianza sono ancora tutti da verificare, i risvolti politici della vicenda minacciano Governo ed equilibri di partito.

Martedì sera, è in calendario la riunione del gruppo Pd alla Camera, con i candidati alla segreteria che incalzano Guglielmo Epifani a prendere posizione sulla vicenda. Molto chiara è quanto meno la posizione di Matteo Renzi, sindaco di Firenze e candidato alla segreteria del PD: ”Sarebbe più logico dimettersi prima del voto di sfiducia come in tutti i Paesi civili. Se fossi in Parlamento chiederei al mio gruppo di votare per le dimissioni, il ministro non ha più l’autorevolezza per esercitare le sue funzioni”. I ministri democratici, invece, difendono la collega.

Il rischio per il Pd, anche se alla riunione dei gruppi passasse la linea della fiducia al ministro, è di veder tornare i franchi tiratori in Aula, come accadde per l’elezione del presidente della Repubblica. Il voto potrebbe di nuovo evidenziare le lacerazioni interne al partito e destabilizzare la maggioranza, appena cambiata con la scissione del Pdl.

Intanto il ministro Cancellieri ha incassato la solidarietà anche dell’ex premier Mario Monti: “Penso che la figura pubblica della Cancellieri sia intatta, la mia dichiarazione ‘non chiedetevi prima come voterò’ è stata intesa come una presa di distanze dal ministro, ma non lo è affatto”. Monti ha tenuto a precisare che si riferiva al fatto che non voterà alla Camera, essendo un senatore, e sulle dimissione del ministro dice: “Non ho a disposizione tutti gli elementi per valutare”.

Nella lista di chi chiede le dimissioni del Guardasigilli non c’è neppure Pierferdinando Casini. “Come fa un governo con le difficoltà che abbiamo ad andare avanti se chi lo sostiene è impegnato quotidianamente a dare ultimatum e a cannoneggiarlo?”, dice il leader centrista. “Se qualcuno di noi politici avesse qualcosa da nascondere, ricorrerebbe al telefono? La sua correttezza di comportamenti è dimostrata dal fatto che ha usato il telefono e ha riferito ai magistrati le conversazioni avute con persone che conosce da 30 anni”.

Intanto iniziano a spuntare i nomi dei possibili successori, in particolare quello del vicepresidente del Csm Michele Vietti. Ma in difesa del ministro, quello attuale, c’è ancora una volta il vicepremier Angelino Alfano: “Abbiamo già dato il nostro sostegno al ministro Cancellieri e lo ribadiamo, confortati anche dalle notizie odierne”.

Silvia Sciorilli Borrelli