Via libera ai bandi per la Tav. È il tema principale sul tavolo del Cda di Telt, la società responsabile della realizzazione dell’opera. E mentre negli uffici si discute, gli imprenditori di Confindustria Piemonte annunciano una campagna informativa sui vantaggi dell’opera e la Lega e il M5s restano fermi sulle proprie posizioni.

L’iter prosegue – «La Tav va avanti». Il ministro dell’Interno Matteo Salvini mostra sicurezza e aggiunge: «I bandi partono, ma non c’è soltanto la Tav, di cui comunque discuteremo, sulle modifiche e sulla revisione dei finanziamenti con la Francia e con la Ue. Ci sono altri 300 cantieri da sbloccare». Dal Cda della Telt (Tunnel Euralpin Lyon Turin) dovrebbe arrivare il via libera agli inviti a presentare la candidatura per i primi tre lotti, in territorio francese, per scavare 45km del tunnel di base della ferrovia. Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture, però sottolinea che nella lettera inviata da Conte alla Telt c’è scritto che: «Negli inviti alle imprese a presentare candidature verrà inserita la facoltà per la stazione appaltante, cioè per la stessa società, ‘di non dare seguito in ogni momento alla procedura, senza che ciò generi oneri per la stazione stessa né per i due Stati’, Italia e Francia. Quindi al nostro Paese non costerebbe nulla». Sempre secondo Toninelli i bandi sarebbero annullabili senza costi e, andando oltre la clausola di dissolvenza prevista dal diritto francese, spiegazioni. Al ministro risponde Mara Carfagna, deputata di Forza italia, denunciando “poca serietà” e invitando il M5s a pronunciare un No definitivo all’opera. Manlio Di Stefano, sottosegretario agli esteri e vicino ad Alessandro Di Battista, dichiara che: «Alla luce di quanto emerso negli ultimi giorni, è evidente che la Tav non si farà».

Gli imprenditori – «Basta bufale, smascheriamo fake news». Gli imprenditori di Confindustria Piemonte hanno lanciato una campagna informativa per smascherare, secondo loro, «le bufale attorno alla realizzazione di un’opera ritenuta strategica per la competitività del sistema manifatturiero e per l’ammodernamento della rete di comunicazione che collega l’Italia all’Europa». Tramite brevi video gli industriali diventeranno testimonial delle ragioni del sì all’opera.

La Commissione europea – «La pubblicazione degli “avis de marche” (gli avvisi a presentare le candidature) è un primo passo necessario, altri ne serviranno». È quanto afferma un portavoce della Commissione europea riguardo al rischio di perdere i fondi dell’Ue per la realizzazione dell’opera. Se il bando fosse stato lanciato dopo il 29 marzo, sarebbe stata compromessa la possibilità di realizzare i lavori entro la scadenza prevista dall’accordo di concessione dei fondi.