Tremonti all’attacco sui mezzi d’informazione. Dopo la lettera pubblicata dal Corriere della Sera in cui l’attuale candidato premier della Lega critica il redditometro introdotto da Monti (“cambierà significativamente e non positivamente la vita di milioni di italiani”), questa mattina è stata la volta di Rtl 102.5. Dallo studio radiofonico l’ex Ministro del Tesoro ha infatti attribuito all’eccessiva tassazione dell’esecutivo Monti la situazione odierna dell’economia italiana.
E a chi chiede delle sue responsabilità in quanto responsabile delle finanze nel precedente governo, Tremonti risponde che è dal 2011, anno in cui “passò la guida ai gruppi parlamentari, al partito”, che l’economia ha iniziato davvero a peggiorare. Tremonti ha parole dure nei confronti della formazione guidata dal Senatore a vita Mario Monti, che definisce “una cosa tipo Dan Brown, salvo che è anche un po’ Alberto Sordi perché l’han fatta a Roma”. E anche i politici inclusi nella lista civica del Professore, uomini come Fini e Casini, rappresenterebbero secondo l’economista “il nuovo della politica basata sul vecchio più vecchio che c’è”.
Ma è sulla caduta dell’ultimo governo Belusconi che Giulio Tremonti esprime l’accusa più forte: “per far cadere quel governo è stata fatta cadere l’Italia, perché tutti quelli che hanno sostenuto e portato al governo Monti dovevano creare un clima di paura”. La ragione starebbe nel fatto che “per creare un Governo che non c’è mai stato in Italia e in Europa, (…)dovevi fare paura”. L’esperienza di governo appena conclusa è stata dunque “un errore enorme, come la riforma sul lavoro”.
Carlo Marsilli