L'attentato a Tunisi

L’attentato a Tunisi

L’aula del Senato, nella mattinata di giovedì 19 marzo, ha osservato un minuto di silenzio per le vittime dell’attentato di mercoledì al museo Bardo di Tunisi. Il numero delle vittime italiane non è ancora chiaro, si parla di due morti e due dispersi. La senatrice del Partito democratico Lucrezia Ricchiuti è intervenuta, dicendo che ormai nessun luogo è sicuro, e invitando le istituzioni a mobilitarsi: «Solo quando la politica tace e le cancellerie europee sono afone e impotenti, la pace e la stabilità sono compromesse e siamo in balia di criminali senza scrupoli e senza umanità».

Riccardo Mazzoni, Forza Italia, ha sottolineato l’urgenza di risolvere la crisi libica: «È da lì che il Califfato può esportare la sua guerra totale in Europa attraverso l’Italia». Il senatore forzista ha anche richiamato il governo sull’attuazione di misure di sicurezza adatte «a garantire la sicurezza alla vigilia di tre appuntamenti cruciali: l’esposizione della Sacra Sindone, l’Expo e il Giubileo».

Nella serata di mercoledì è intervenuto anche Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha condannato l’attacco e usato parole chiare: «L’Italia non si farà intimorire e continuerà a lavorare con determinazione, insieme alla comunità internazionale, contro ogni forma di terrorismo». Il premier Matteo Renzi ha assicurato la vicinanza al governo di Tunisi e ha poi twittato la sua solidarietà alle famiglie delle vittime.

Il presidente del Senato Pietro Grasso ha commentato così: «Ho accolto con dolore e orrore le notizie sull’attentato terroristico di oggi a Tunisi nel quale sono stati coinvolti anche cittadini italiani. In attesa che si chiariscano i fatti, il pensiero è rivolto alle vittime e ai loro familiari, nella ferma convinzione che la barbarie non fermerà e anzi rafforzerà il nostro impegno per la democrazia e i diritti fondamentali delle persone».

Nel corso della giornata, il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha convocato i vertici dell’antiterrorismo e ha fatto sapere, tramite Valentina Castaldini, portavoce nazionale di Ncd, che il suo partito pone la massima attenzione sul tema e che il decreto antiterrorismo prevede «regole dure e serie per fronteggiare l’emergenza».

Alfano, insieme a Renzi, è stato però fortemente criticato dalle opposizioni di destra, guidate da Matteo Salvini (Lega Nord), Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) e Daniela Santanchè (Forza Italia). Salvini ha attaccato, come di consueto senza mezzi termini, su Facebook: «Assalto dei terroristi islamici in Tunisia, con morti e feriti. A Brescia è stato fermato, per terrorismo, un pakistano. Ma Renzi e Alfano continuano a far arrivare migliaia di clandestini. Governo, sveglia!!! Bloccare subito partenze e arrivi, i confini vanno difesi cazzo!».

Meloni ha scelto invece Twitter per attaccare il premier: «Sgomenta per i fatti di Tunisi. Sono vicina alle famiglie delle vittime. I terroristi sono alle nostre porte. Renzi che fai? Batti un colpo». Anche Daniela Santanchè punta l’attenzione sui presunti rischi futuri: «Renzi e Alfano si devono dare una svegliata o diventeremo polvere senza nemmeno accorgercene. Delle ‘ferme condanne’ di Renzi non ce ne facciamo nulla».

Federica Scutari