Il presidente del Consiglio, i ministri per gli Affari esteri, dell’Interno, dell’Economia e delle Finanze, della Difesa e dello Sviluppo economico e il Capo di Stato maggiore della difesa sono stati convocati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Si incontreranno alle 16:30 al Quirinale per il Consiglio supremo di Difesa. In mattinata si è riunito il Comitato sicurezza della Repubblica presieduto da Mario Draghi: «Siamo al lavoro con gli alleati europei e della Nato per rispondere immediatamente, con unità e determinazione», ha commentato il premier. Con un po’ di ritardo, è iniziato il Consiglio dei Ministri fissato per le 11. Come riportato da Ansa, il Cdm ha dato pieno mandato al premier per una risposta dura in termini di sanzioni nei confronti della Russia e martedì 2 marzo il presidente parlerà nell’Aula del Senato della crisi in Ucraina. Alle 15 si terrà la riunione del G7 in videoconferenza.

L’appello della Farnesina – Il ministero degli Affari esteri ha lanciato un appello ai cittadini italiani in Ucraina: «Si raccomanda di seguire le indicazioni della autorità locali», suggerisce in una nota. La Farnesina invita all’«estrema cautela» negli spostamenti nelle regioni di Donetsk, Luhansk e Crimea e di posticipare «tutti i viaggi verso l’Ucraina». Palazzo Chigi ha annunciato per domani alle 10:30 l’informativa ai capigruppo parlamentari, in risposta alla loro richiesta di un intervento del premier Draghi in Aula. Già dalle prime ore della giornata sono arrivare le prime condanne dalla politica italiana. In un tweet il segretario del Pd Enrico Letta invita a protestare di fronte all’ambasciata russa a Roma «per esprimere la nostra ferma condanna dell’invasione», iniziativa alla quale prenderà parte anche Più Europa. In un’intervista sul canale Instagram di Fanpage, Letta ha ribadito la speranza condivisa di «evitare un intervento militare Nato. A pagare il costo delle sanzioni sarà la povera gente, ma è l’unico modo per bloccare ed evitare una escalation militare. Putin pensa che gli occidentali sono dei rammolliti», ha concluso. La presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, considera «inaccettabile» l’attacco «bellico su larga scala della Russia di Putin» e chiede e invoca l’unione della comunità internazionale a sostegno «di Kiev e del rispetto del diritto internazionale».

Condanne e distinguo – Più ampie le parole del leader della Lega Matteo Salvini, che «condanna con fermezza ogni aggressione militare». Affermazione che ha portato a una reazione da parte di alcuni esponenti del Pd, come Emanuele Fiano che ha commentato: «Non è certo questo il momento di condanne generiche». In conferenza stampa alla Camera, Salvini ha poi invitato a «lavorare tutti insieme, senza polemiche e divisioni» aggiungendo che «se devo scegliere non vado a protestare, ma porto aiuto concreto». Nel frattempo, attraverso il profilo twitter della Lega, il deputato Dario Galli ha condannato «guerra, invasione, aggressione e violenza in Ucraina». Deciso, invece, il giudizio espresso da Giuseppe Conte che dice di confidare «ancora in una risposta europea e nel contributo che l’Italia può dare in questo senso alla comunità internazionale». Il presidente del Movimento 5 Stelle ha poi chiesto sotto la sede del partito «una risposta coesa e unitaria dalla Ue».