I giudici della settima sezione del tribunale di Roma hanno condannato a due anni di carcere (con pena sospesa) Denis Verdini, senatore di Alleanza liberalpopolare-autonomie (Ala). Era a processo per corruzione dal novembre 2014 per la costruzione della Scuola Marescialli di Firenze.
Per l’accusa, guidata dal pm Ilaria Calò, Verdini si sarebbe attivato perché il costruttore Riccardo Fusi venisse aiutato negli affari e affinché Fabio De Santis, ex provveditore delle opere pubbliche della regione Toscana, venisse nominato provveditore.
Già in primo grado e in appello, era stato confermato che l’ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci e il suo braccio destro De Santis favorirono gli interessi di Fusi, anche grazie all’intermediazione dell’imprenditore Francesco Maria De Vito Piscicelli. A Fusi era stato riconosciuto un indennizzo ma, convinto di aver subito una ingiustizia, voleva riprendersi i lavori. Secondo le accuse, Balducci e De Santis «misero a disposizione del privato costruttore le loro funzioni pubbliche, al punto – scrive la Corte d’Assise – che paiono aver agito in preda ad interessi talora indistinguibili da quelli del privato corruttore». Forse il progetto sarebbe andato in porto se il 10 febbraio 2010 Balducci e De Santis non fossero finiti in carcere nell’inchiesta fiorentina sulle Grandi Opere. Tutti e due sono stati condannati in primo grado a 3 anni e 8 mesi. Piscicelli ha avuto invece una condanna a 2 anni e 8 mesi, mentre Fusi a 2 anni.
Chiara Baldi