A due anni di distanza dalla cosiddetta “congiura di sant’Andrea”, il sindaco di Vigevano Andrea Ceffa (Lega) è stato arrestato dai carabinieri di Pavia nella mattinata del 28 novembre con l’accusa di corruzione. Il primo cittadino è ora ai domiciliari assieme alla consigliera comunale Roberta Giacometti e tre dirigenti dell’Asm Vigevano, azienda municipale per forniture idriche ed elettriche. Nel registro negli indagati figurano anche l’ex europarlamentare leghista Angelo Ciocca e l’imprenditore ed ex presidente dell’Ance Pavia Alberto Righini, che non sono stati sottoposti a misure di custodia cautelare ma sono stati oggetto di perquisizioni.

Andrea Ceffa

Il sindaco di Vigevano Andrea Ceffa (Foto Ansa)

La congiura – Nel novembre 2022 l’amministrazione comunale guidata da Ceffa si era trovata di fronte alle dimissioni di 13 consiglieri comunali su 25. Era l’ultimo del mese, il giorno dedicato a sant’Andrea. Nove consiglieri di minoranza e quattro di maggioranza si sfilarono dall’incarico con l’intento di far decadere il sindaco, ma all’ultimo momento un consigliere di Fratelli d’Italia decise di non partecipare alle dimissioni di massa salvando la giunta. Ceffa è accusato ora di aver offerto a un altro consigliere, appunto Roberta Giacometti ora ai domiciliari, una consulenza presso l’Asm, il tutto tramite prestanome e con il solo scopo di indurla a non dimettersi. Ai dirigenti dell’azienda viene imputato di aver accettato, collaborando a vario titolo, la consulenza, pur consci della sua inutilità: sono accusati di reati contro la pubblica amministrazione. Un ruolo opposto ma speculare nella congiura avrebbero avuto invece Ciocca e Righini, accusati di aver offerto 15mila euro a un consigliere affinché si dimettesse.

Salvini – Si è subito schierato a difesa del sindaco il leader del Carroccio (e vicepremier) Matteo Salvini: «Conosco Andrea Ceffa (come lo conoscono i suoi concittadini e tutta la Lega) come persona onesta e corretta e all’esclusivo servizio del bene della sua città. Io personalmente e tutto il partito siamo al suo fianco – certi della sua integrità – e contiamo che possa chiudersi rapidamente questa brutta pagina, sicuri che possa dimostrare la sua totale innocenza. Da ministro ho lavorato con lui su alcune opere strategiche a partire dalla Vigevano-Malpensa e confido possa tornare al più presto in ufficio». Il procuratore capo di Pavia Fabio Napoleone ha dichiarato che «le indagini risultano ancora in corso e continueranno nelle prossime settimane con ulteriori attività istruttorie».