In principio fu il Cern. E Tim Berners-Lee, ricercatore britannico che voleva migliorare lo scambio di dati e la collaborazione tra i ricercatori dell’istituto svizzero. Il risultato fu il primo sito della rete, il primo World Wide Web della storia che ha festeggiato due anni fa i vent’anni di vita.

Poi nell’aprile del 1993 è arrivato Mosaic 1.0 primo browser che permetteva la navigazione in Rete. Nata come strumento scientifico per pochi addetti ai lavori, la Rete di Berners –Lee è diventata da quel momento alla portata di tutti. Colori e immagini, come se fosse una rivista. Link scritti in blu da cliccare. E il Web è diventato, oltre che utile, soprattutto piacevole.

«Il Web è più un’innovazione sociale che un’innovazione tecnica. L’ho progettato perché aiutasse le persone a collaborare, e non come un giocattolo tecnologico. Il fine ultimo del Web è migliorare la nostra esistenza reticolare», ha detto Barners-Lee.

Maria Elena Zanini