«Mio padre ha provato a insegnarmi le emozioni umane. Sono…difficili», diceva Sonny, il robot umanoide del film Io, Robot, al detective Spooner. Nel 2004, anno di uscita del film, quella realtà raccontata e ripresa dai racconti di Asimov sembrava così lontana e fantasiosa. Il 2035 dipinto era futuristico e diverso dalla quotidianità di quell’anno. Oggi, a 10 anni dal 2035, Amazon starebbe facendo un passo verso quel futuro lontano cominciando a testare i robot umanoidi come fattorini per le consegne.

La Locandina del film Io, Robot
Robotica – Amazon va sempre più verso un futuro tecnologico e automatizzato. I fattorini umanoidi sono, infatti, solo l’ultima delle innovazioni del colosso dell’e-commerce. Dall’acquisizione nel 2020 di Zoox, società esperta in veicoli elettrici a guida autonoma, fino allo sviluppo e all’utilizzo di Vulcan, un robot con il senso del tatto che raggiunge la precisione umana, utile per modulare la forza della presa per gli oggetti. Ora, come rivelato da fonti interne ad Amazon al sito americano The Information, il progetto umanoide è ancora nelle prime fasi di test e a San Francisco l’azienda di Seattle starebbe costruendo un “Humanoid Park” per istruire e addestrare i robot con percorsi a ostacoli e situazioni simili alla realtà. Il problema principale di questo progetto è proprio l’imprevidibilità degli ambienti esterni, tra scale e marciapiedi sconnessi le possibilità di inciampo sono elevate, considerando anche che agli automi è prima di tutto richiesta la capacità di scendere dal furgone, anch’esso a guida autonoma. Da Amazon per ora non ci sono conferme e le date di fine test non sono prevedibili, San Francisco però dovrebbe essere la prima zona in cui verranno utilizzati. Dalle indiscrezioni sembrerebbe inoltre che dietro a questo lavoro ci sia l’unione di più team: oltre a quello di Jeff Bezos, che svilupperà il software, ci saranno anche la cinese Unitree e la statunitense Agility Robotics, alle quali andrà il compito di progettare l’hardware.
Fratelli elettronici – Quelle che sembravano essere solo fantasie da film stanno pian piano diventando realtà. L’Ai e i suoi modelli generativi, ChatGpt in primis, ci stanno introducendo sempre di più in un futuro di convivenza con fratelli dotati di circuiti. Il mondo tech ha fatto passi da gigante rispetto ai primi prototipi. Siamo passati da braccia robotiche in grado di afferrare o muovere una mano, ad avere il primo robot umanoide in vendita, Optimus sviluppato da Tesla, a robot che giocano a scacchi, a cani cibernetici che si muovono e interagiscono con lo spazio e ad avere il primo vero combattimento tra robot. Un incontro di pugilato tra automi bipedi è, infatti, andato in scena in Cina. Le movenze ancora macchinose e i colpi poco spettacolari per ora non impensieriscono i boxeur e la “nobile arte”.