Oltre 78° gradi di latitudine Sud. E’ il record raggiunto dalla nave rompighiaccio Laura Bassi. L’equipaggio italiano in missione di ricerca in Antartide si è spinto là dove nessuno era mai arrivato a bordo di un’imbarcazione. Un altro record che si lega al nome di Laura Bassi, prima donna al mondo a ottenere una cattedra universitaria nel 1732.

La missione – Durante la trentottesima spedizione del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) i ricercatori ed i marinai a bordo dell’imbarcazione, in totale 46, hanno esplorato la Baia delle Balene, una parte del Mare di Ross fino ad allora ancora inesplorata. «Quello che è eccezionale è il fatto che ci siamo spinti con la nave, grazie alle competenze e abilità del comandante, fino a un punto a sud tale per cui abbiamo condotto un campionamento scientifico che prima non era possibile fare», ha spiegato il capo missione Enea, Riccardo Scipinotti, al Tg3. La missione, suddivisa in otto progetti distinti, ha lo scopo di campionare le specie viventi nelle acque antartiche e studiare, attraverso il posizionamento di boe, le correnti marine. Il viaggio della Laura Bassi è iniziato il 17 novembre 2022 quando la nave ha lasciato il porto di Trieste in direzione Nuova Zelanda con una tappa a Ravenna dove ha imbarcato il personale scientifico. Dopo circa 40 giorni di navigazione ha raggiunto il porto di Lyttelton, ultima tappa prima di dirigersi verso l’Antartide e iniziare il proprio lavoro di studio e ricerca. Oltre a questo la rompighiaccio dovrà raggiungere la base italiana Mario Zucchelli e l’italofrancese Concordia per rifornirle con materiale vario.

La rompighiaccio- La nave costruita dall’azienda norvegese GC Rieber Shipping è stata varata nel 1995. Acquistata inizialmente dal British Antarctic Survey e chiamata Ernest Shackleton (in onore dell’omonimo esploratore) è stata comprata nel 2019 dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, grazie a un finanziamento del MIUR. il ministero dell’Univeristà e Ricerca. Ribattezzata poi Laura Bassi è l’unica nave italiana attrezzata per le ricerche oceanografiche e con la capacità di farsi strada nei meri gelati. L’imbarcazione, lunga 80 metri e larga 17, può infrangere fino a mezzo metro di ghiaccio ed è dotata di una piazzola per permettere l’atterraggio di elicotteri di medie dimensioni come l’EC 255 Superpuma. Inoltre a poppa è stato installato un laboratorio di circa 90 metri quadrati per permettere agli scienziati di proseguire le ricerche anche in condizione di mare mosso.