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Il sistema operativo “Siri” di Apple

Grandi novità in casa Apple. Con l’uscita – prevista per fine settembre – dell’iPhone 5S, l’ultimo modello di smartphone firmato dall’azienda di Cupertino, cominciano a rincorrersi le prime indiscrezioni riguardo alle migliorie che potrebbero essere apportate ad hardware e software.

Direttamente dall’ufficio brevetti americano è arrivata la notizia che Apple ha registrato il brevetto per la realizzazione di un lettore di impronte digitali. Stando alla descrizione riportata nel documento, si tratterebbe di un’unica struttura che incorpora sia il sensore biometrico (cioè il lettore vero e proprio) sia la ghiera conduttrice, una soluzione che consente di ridurre lo spazio necessario al suo alloggiamento su dispositivi di piccole dimensioni, come appunto l’iPhone.

Questa nuova tecnologia porterebbe due grandi vantaggi. Prima di tutto, garantirebbe una maggiore sicurezza nella protezione dei dati presenti nel telefono perché ne renderebbe lo sblocco subordinato al riconoscimento delle impronte digitali. In secondo luogo, faciliterebbe le operazioni che solitamente richiedono numerose password di sicurezza  come, per esempio, i pagamenti in mobilità.

Sul fronte software, l’azienda di Cupertino ha presentato, i primi di giugno, iOS 7, il nuovo sistema operativo per iPhone e iPad disponibile dal prossimo autunno. La novità più curiosa riguarda Siri, il software “tuttofare” basato sul riconoscimento vocale. Per evitare (come a volte accade) che Siri pronunci in modo scorretto i nomi o non riconosca i comandi, la nuova versione del sistema operativo prevede che “l’assistente” vocale di iPhone e iPad si accorga di avere problemi con la pronuncia e chieda al suo “padrone” di ripeterlo proponendo alcune opzioni. Se, invece, non se ne accorgesse da solo, basterà dirle “non è così che si pronuncia” e Siri attiverà automaticamente la modalità di apprendimento.

Giorgia Wizemann