Sarà l’Italia ad ospitare il primo centro di ricerca per sviluppare nuove app per l’azienda di Tim Cook. E la città di destinazione è Napoli. La sede sarà un istituto partner e fornirà agli studenti competenze pratiche e formazione sullo sviluppo di applicazioni per iOS, il sistema operativo per dispositivi mobili dell’azienda di Cupertino.
«L’Europa -ha detto Tim Cook, Ceo della società californiana – è la patria di alcuni degli sviluppatori più creativi al mondo. Siamo entusiasti di aiutare la prossima generazione di imprenditori in Italia ad acquisire le competenze necessarie per avere successo». Cook fa leva sul fatto che Apple abbia creato circa 1,4 milioni di posti di lavoro in Europa e che questo nuovo progetto possa aprire «opportunità illimitate» per i giovani tecnici e ingegneri del Vecchio Continente.
Ma l’Italia sarà solo il primo passo. Una nota ufficiale dell’azienda precisa che presto questo progetto verrà esteso ad altri Paesi nel mondo. L’obiettivo è quello di incrementare il già altissimo numero di programmatori e sviluppatori iOS – 1,2 milioni – e aumentare il fatturato della vendita delle app che si aggira intorno ai 10,2 miliardi di euro.
Ormai Apple sembra aver preso l’abitudine nel venire a visitare il nostro Paese per motivi di business. Prima Tim Cook è stato ospite all’apertura dell’anno accademico della Bocconi. Poi, a fine 2015, l’accordo con il fisco italiano per chiudere la querelle sui 318 milioni di euro dovuti all’Agenzia delle Entrate per il pagamento delle tasse per le vendite effettuate in Italia.
Alessio Chiodi