La pagina Weibo di Tim Cook, CEO di Apple, il giorno dopo la sua apertura

Il profilo Weibo di Tim Cook, CEO di Apple, il giorno dopo la sua apertura

«Ciao Cina! Sono felice di essere di nuovo a Pechino per annunciare nuovi programmi dedicati all’ambiente». Con queste parole Tim Cook, amministratore delegato di Apple, è sbarcato l’11 maggio su Weibo, il Twitter cinese, rilanciando l’impegno “green” che la casa di Cupertino sta promuovendo nel Paese. Il successo è stato immediato: 455 mila followers in poche ore.

Non stupisce la decisione di Cook di allargare la propria presenza sui social media in oriente e tanto meno la scelta di Weibo come principale veicolo per comunicare con i propri clienti. È il maggior sito di microblogging cinese, con 500 milioni di iscritti e 100 milioni di pubblicazioni giornaliere.

Il successo di Apple è in forte crescita e per la prima volta nella storia le vendite di iPhone in Cina hanno superato quelle negli Stati Uniti. Proprio l’11 maggio la società di analisi IDC ha certificato che è il maggior venditore di smartphone del Paese, con 14,5 milioni di telefoni venduti nel primo quarto del 2015, pari al 14,7 percento del mercato totale. È arrivato quindi anche l’agognato sorpasso su Xiaomi, maggior concorrente di Apple in Cina. L’azienda di Cupertino ha fatto un bel balzo in avanti rispetto al 2014. Se si guarda allo stesso periodo, ha quasi raddoppiato la sua fetta di mercato, che l’anno scorso si fermava all’8,9 percento sul totale. Ha contribuito al successo l’uscita di iPhone 6, che con uno schermo più grande rispetto alle versioni precedenti, è stato molto apprezzato dai clienti di Pechino.

Ma l’impegno di Apple in Cina non si ferma alle vendite di iPhone. Tim Cook ha rinnovato la svolta ambientalista dell’azienda sul suolo cinese, sottolineando la natura “green” di Apple. Dopo l’annuncio del mese scorso di costruire, in collaborazione con la Sun Power Corporation, un impianto solare da 20 megawatt, che fornirà tutta l’energia necessaria agli uffici e negozi del Paese, Tim Cook ha stretto ora anche un accordo con il WWF. L’obiettivo: la gestione sostenibile di 400mila ettari di foreste da cui ricavare materia prima per imballaggi.

Gabriele Nicolussi