ictSi chiama “eSecurity” e arriva da Trento. Un nuovo sistema Ict di raccolta dati sul crimine, il disordine sociale e i livelli di insicurezza percepita dai cittadini, verrà testato, per la prima volta in Europa, nel capoluogo italiano. Obiettivo dello studio: prevedere e prevenire fenomeni di criminalità e gestire la sicurezza in ambito urbano.

Il sistema consiste in nuovo software georiferito che incrocia e organizza vecchi e nuovi dati per elaborare le mappe del rischio in città. Il progetto è co-finanziato dalla Commissione europea, nell’ambito del programma ISEC 2011 “Prevention of and Fight against Crime” della Direzione generale Affari Interni, e vede coinvolti nel capoluogo trentino l’Universita con il gruppo di ricerca eCrime, la Questura, la Fondazione Bruno Kessler e il Comune.

«Gli eventi criminali – dicono gli ideatori del progetto – tendono a concentrarsi in luoghi specifici del tessuto urbano e in particolari archi temporali». A partire da questo assunto, proprio della criminologia ambientale, eSecurity intende incrociare i dati sui crimini di cui vengono a conoscenza le forze dell’ordine, le informazioni sul disordine urbano e sul grado di insicurezza della comunità di riferimento, leggendoli attraverso modelli matematici.

In questo modo, sarà possibile individuare le aree della città e gli intervalli temporali di maggiore rischio per prevedere e prevenire la futura concentrazione di eventi criminali, disordine e insicurezza.

Giorgia Wizemann