«Lancerò uno smartphone e farò concorrenza a Google ed Apple». Tanti direttori di aziende tecnologiche ci hanno provato, di solito con risultati deludenti. Ma se a parlare è Andy Rubin, bisogna dargli credito. Perché Rubin non è uno dei tanti: nel 2003 ha inventato il sistema operativo Android e nel 2005 lo ha venduto a Google, mettendo le basi per gli smartphone Samsung e anche per i più recenti Google Pixel.

Nuova azienda. Dal 2014, Rubin si è messo in proprio: prima con il progetto Playground Global, un incubatore di startup dedicate in particolare a intelligenza artificiale e robotica; e adesso con Essential, una nuova azienda che per ora è solo un marchio registrato all'”Ufficio statunitense dei brevetti e dei marchi di fabbrica”. Ma che dall’estate 2017 debutterà sul mercato con i primi prodotti, a cominciare proprio da un nuovo smartphone.

Andy Rubin con alcuni modellini robotici

Nuovo processore. Alla Essential lavorano quaranta dipendenti reclutati tra le grandi compagnie multinazionali (Samsung, Google, Apple e altre). Secondo Bloomberg Technology, il primo telefono del gruppo cercherà di coniugare innovazione e stile. Schermo senza bordi (come gli ultimi iPhone) e parte posteriore in ceramica saranno i dettagli estetici più importanti. Per quanto riguarda le funzionalità, lo smartphone di Essential dovrebbe essere costruito dalla taiwanese Foxconn e potrebbe utilizzare il nuovo processore Snapdragon 835, in grado secondo gli esperti di migliorare notevolmente le prestazioni dei device. Gli ingegneri di Essential, inoltre, starebbero lavorando a un connettore di proprietà, quindi esclusivo, che permetterebbe di collegare allo smartphone componenti esterne: la più intrigante sarebbe una fotocamera per scattare immagini a 360°.

Il personaggio. La nuova sfida di Andy Rubin è in linea con il personaggio. Ingegnere, classe 1962, dopo gli studi a New York lavora per due decenni in varie multinazionali (con un passaggio anche da Apple a cavallo dei ’90, nell’era senza Steve Jobs). Nel 2003 co-fonda Android di cui sviluppa il sistema operativo; nel 2005, Google acquisisce Android e Andy Rubin approda a Mountain View. Per un decennio è una delle menti di punta, ma nel 2013 qualcosa si rompe. Rubin passa all’unità di robotica, poi nel 2014 lascia l’azienda per fondare Playground Global.

L'interno del Voyageur du temps

L’interno del Voyageur du temps

Forse è la ricerca di sfide sempre nuove a muovere Rubin: d’altra parte, il progetto che forse lo rappresenta meglio di tutti è la bakery “Voyager du Temps” creata con la moglie Rie a Los Altos, in California. Un punto di riferimento per creativi e buongustai, dove è possibile assaggiare dolci fatti in casa in un locale, ovviamente, ultratecnologico. Che ne sarà del nuovo smartphone di Essential? Difficile fare previsioni, ne sapremo di più quando verranno svelati ufficialmente i dettagli tecnici e il prezzo. Di certo, Andy Rubin è determinato a creare e stupire ancora.