Riconoscere un tumore dalle analisi del sangue. Dal 2019, forse, sarà possibile. Almeno nei piani di Grail, la startup nata lo scorso 9 gennaio dalla collaborazione fra la società di biotecnologie Illumina (che ha la quota di maggioranza) e altri attori, fra i quali il fondatore di Microsoft Bill Gates e il Ceo di Amazon Jeff Bezos. Cento milioni di dollari il finanziamento iniziale, dai venti ai duecento miliardi il ritorno atteso per una società che potrà avvalersi del supporto tecnologico di un’azienda, Illumina appunto, leader mondiale nelle tecniche di sequenziamento del codice genetico.

Con un semplice prelievo, si possono rintracciare i frammenti di Dna rilasciati dalle cellule malate

Con un semplice prelievo, si possono rintracciare i frammenti di Dna rilasciati dalle cellule malate

Ed è proprio dal Dna che si partirà per tentare l’assalto all’ultima frontiera della scienza: le cellule malate, quando muoiono, rilasciano dei frammenti di acido desossiribonucleico nel sistema circolatorio. Frammenti riconoscibili, se il progetto andrà in porto, con un semplice prelievo sanguigno. Sarà così possibile risalire all’identikit del tumore e dell’organo colpito. Non più solo esami del sangue a individui già malati per monitorare lo stato di avanzamento del cancro, dunque. La promessa di Grail va molto oltre: rintracciare i primi segnali in persone ancora prive di sintomi. Una vera e propria rivoluzione, in caso di successo: il “Graal” della medicina.

Nei prossimi mesi il ritrovato sarà sperimentato su circa 30mila pazienti. Per ora infatti il test permette di individuare solo alcuni tipi di tumore (fra cui quelli al polmone, alla mammella e al colon) e sempre con qualche incertezza. Ma entro il 2019 – assicurano da Illumina – l’esame, dal costo compreso tra i 500 e i mille dollari e da ripetere ogni due anni, sarà in grado di identificare all’istante cancro e organo senza bisogno di biopsie. Anticipando sensibilmente i tempi.

«Riconoscere la malattia in uno stadio in cui è facilmente curabile – spiega Jay Flatley, direttore generale di Illumina – ridurrebbe drasticamente la mortalità del cancro». Di certo, a Grail non sarà concesso bluffare: quando lo scorso anno la Pathway Genomics tentò di vendere un test simile a 699 dollari senza alcun supporto scientifico la Food and Drug Administration, l’ente governativo Usa che regola i prodotti alimentari e farmaceutici, non ci pensò due volte e bloccò tutto. Ora che a riprovarci è una società guidata da un colosso come Illumina gli occhi delle autorità regolatorie sono tutti puntati su di lei.

Emiliano Mariotti