Il simbolo dell’app “Je suis Charlie”

“Je suis Charlie” ora è anche un’app. La frase simbolo della libertà di espressione, dopo essere stata postata e scritta su social e cartelli, adesso è anche su smartphone. Nella descrizione dell’applicazione, lanciata lunedì 12 gennaio da Apple e il giorno successivo da Google Play si legge: «Segnala semplicemente dove ti trovi, per dimostrare che siamo tutti uniti in ogni parte del mondo».

Disponibile gratuitamente sia per  iOS che per Android, in francese e inglese, l’app permette di segnalare la propria presenza in un Paese per dare così virtualmente il proprio sostegno alle vittime della redazione parigina del quotidiano francese Charlie Hebdo. In questo modo gli ideatori dell’applicazione, alcuni giornalisti del giornale francese Nice-Matin, vogliono creare una manifestazione globale che dia la possibilità a chiunque di sostenere la libertà di espressione da ogni parte del mondo.

Dopo aver geolocalizzato l’utente, l’app permette di visualizzare in una mappa mondiale dove si trovano gli altri “Charlie”, segnalati da una mano che stringe una matita. Per rendere disponibile l’applicazione in tempi brevi, l’amministratore delegato di Apple, Tim Cook, ha dato l’approvazione in persona in poche ore, mentre normalmente la pubblicazione richiede almeno una decina di giorni. Da quando è stata inserita nella lista di download di Apple e Google, sono state già quasi 50 mila le persone che hanno scaricato l’applicazione. Il Paese con più “Charlie”? La Francia, un enorme gruppo di mani unite contro chi vuole frenare la libertà di espressione.

Cecilia Mussi