In principio era un cane labrador, beige, vicino a un piede. La prima foto postata su Instagram è banale quanto l’idea originale: creare, in un mondo sempre più telefono-dipendente, un social dedicato alla fotografia. Il piede era quello della fidanzata di Kevin Systrom, uno dei due fondatori assieme a Mike Krieger. Era il 2010 e la app si chiamava Codename (ancora per poco). Appena due anni dopo Facebook l’ha acquistata per un miliardo di dollari. Nel 2012 sembrava un’enormità (“Il doppio del suo valore”, sottolineavano i giornali), ma Mark Zuckerberg aveva saputo guardare lontano: l’anno scorso Instagram è stato valutato 35 miliardi di dollari. A un passo da compiere il sesto compleanno (ottobre 2016), il social aggrega oltre 400 milioni di utenti attivi mensili nel mondo, circa il 20% delle persone che navigano online. Nove su dieci hanno meno di 35 anni (i famosi “Millennials” che ogni media vorrebbe attirare).

Lo scorso autunno i numeri hanno superato quelli di Twitter, avviato – sembra – verso un lento declino. Dopo qualche anno di titubanza, il trend degli “Instagramers” è arrivato anche in Italia. Nove milioni di italiani, vale a dire circa uno su sette, sono iscritti. E, da settembre 2015, anche le aziende nostrane possono realizzare campagne pubblicitarie (ads) sulla piattaforma, con un’efficacia 3,5 volte superiore alla media online (dati Nielsen). Un buon motivo di interesse per gli investitori, che hanno iniziato a giocare un ruolo decisivo in questa partita fatta di aggiornamenti ad hoc. Nell’arco di un anno e mezzo Instagram ha cambiato alcune di quelle che erano considerate le sue caratteristiche essenziali. Ecco, in ordine cronologico, le principali novità:

Agosto 2014, video in time lapse con Hyperlapse

Condividere semplici video non era abbastanza. Hyperlapse è stata la prima app esterna lanciata da Instagram per creare brevi video in time lapse, quindi iper-velocizzati.

 

 

 

Marzo 2015, collage di foto con Layout

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Per chi non sa scegliere tra una foto o l’altra, ma anche per raccontare meglio l’atmosfera di un momento, un evento, un ricordo. Per questo motivo a marzo 2015 Instagram ha lanciato la app esterna Layout, fatta apposta per creare facilmente collage di immagini da caricare sul social.

 

 

 

 

Agosto 2015, addio alla regola del quadrato

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Quando Instagram ha scelto di intaccare il suo principale segno distintivo – il formato quadrato delle foto – c’è stata una rivolta online. Lamenti, proteste, grida al tradimento, petizioni. Tutto è stato inutile e sulla piattaforma sono sbarcati i formati portrait (verticale) e landscape (orizzontale). In realtà, a parte lo shock iniziale, la novità è stata apprezzata: se già prima almeno un quinto tra foto e video caricati non erano quadrati, adesso in molti sfruttano l’opportunità. E dicono basta ai tagli.

 

Agosto 2015, messaggi più chiari 

Nel 2015 Instagram ha migliorato la funzione “messaggi”, ovvero la cartella DIRECT. L’intento era rendere più semplici gli scambi privati tra user, non solo di parole ma di immagini e video. Peccato che ancora molti utenti, tra cui alcuni professionisti, ne ignorino l’esistenza. Inviare un messaggio diretto è come mandarne uno in bottiglia: sorte permettendo, verrà letto…

 

Ottobre 2015, gif personalizzate con Boomerang

All’inizio in pochi avevano capito effettivamente cosa fosse Boomerang: sembrava un ibrido tra foto e video. In realtà basta usarlo una volta (è molto intuitivo) per rendersi conto che la app rilasciata nell’autunno 2015 permette di creare brevi gif personalizzate. Molto carine. Da parte dell’azienda, è un tentativo ulteriore di migliorare la qualità e la presenza dei video sulla piattaforma.

 

 

Febbraio 2016, account multipli

Prima di febbraio 2016 gestire più di un account Instagram era un incubo. Ogni volta bisognava fare log out, inserire i dati dell’altro profilo e fare log in ecc ecc. Altro che multitasking. La possibilità di avere loggati contemporaneamente diversi account è stata una manna dal cielo soprattutto per chi gestisce sia un account professionale/aziendale che uno proprio. E gli Instagram Editor ringraziano.

Marzo 2016, le visualizzazioni 

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Che Instagram abbia deciso di investire – e puntare – sui video è evidente. Dopo il lancio delle due app dedicate, Hyperlapse e Boomerang, da marzo è cambiato il sistema di valutazione. Non più in termini di like (non soltanto) ma di visualizzazioni. Un parametro già adottato su Facebook, molto più utile sia per chi usa il social in maniera professionale – per misurare l’impatto del singolo video – che per gli investitori pubblicitari. “Inserire i view counts è il primo tra tanti modi in cui vedrete migliorare i video su Instagram quest’anno”, ha detto l’azienda.

 

 

 

 

Marzo 2016, la cronologia è morta, W l’algoritmo

Il secondo aspetto distintivo di Instagram a morire – per ora solo negli intenti – è stato l’ordine cronologico dei post nella home. A marzo l’azienda ha annunciato che presto l’ordine temporale verrà soppiantato da un algoritmo – come già succede per i post di Facebook. Dovrebbe servire a non perdere i post “più validi” (dei nostri user preferiti o più popolari, o di quelli che vivono in diversi fusi orari). Ma gli utenti si sono scatenati, protestando con l’hashtag  #RipInstagram e invitando gli amici ad attivare le notifiche per essere informati sulle loro nuove pubblicazioni. L’algoritmo già regola la pagina “Esplora”, così modificata per rendere più facile l’interazione con account nuovi, che non seguiamo. Facendo così l’occhiolino alle aziende.

Marzo 2016, pc più liberi

Da marzo 2016, mese pieno di novità, sono state anche aggiunte nuove opzioni per gestire Instagram dal computer. Se prima si potevano soltanto scorrere le immagini del proprio feed, ora è possibile anche leggere le notifiche e scoprire nuovi utenti da seguire. Un passo avanti verso la semplificazione d’uso del social su pc, anche se resta impossibile caricare foto/video dal computer. (Si può fare solo tramite siti non ufficiali e non riconosciuti da Instagram)

 

 

 

Marzo 2016, video più lunghiiiiii per tutti

Da 15 a 30 secondi. L’allungamento della durata massima dei video è stato reso disponibile anche per gli utenti dopo che, due mesi prima, era stato messo a disposizione delle aziende per le campagne pubblicitarie. Secondo i dati di Instagram, negli ultimi sei mesi il tempo medio passato da ogni utente a guardare video sul social è aumentato del 40%.

Per gli utenti iOS si parla di una doppia novità: sarà anche possibile creare video da clip diverse selezionandole dal proprio album. Dei veri e propri mini-montaggi.

 

 

Chiara Piotto