film-download“Che c’è di male a guardare i film gratis in streaming?” recita il commento di un utente in un popolare sito che ospita link a opere piratate. Ventimila posti di lavoro a rischio, rispondono i dati presentati il 29 gennaio al workshop Copyright Online: nuove regole per nuovi scenari digitali organizzato da Confindustria Radio Televisioni.

Dall’incontro emerge che a utilizzare contenuti illegali è un italiano su tre. La percentuale della pirateria nel nostro paese tocca il 48 percento, contro il 33 della media europea e il 45 di quella mondiale, con un “danno” al diritto d’autore di circa tre miliardi di euro, metà per l’audiovisivo e metà per il software.

Il problema è culturale ha spiegato il presidente di Confindustria Tv Rodolfo de Laurentiis: “Nel sentire comune la pirateria online non è avvertita come reato. Tra gli studenti uno su tre pensa che non produca danni, e che quindi sia in qualche modo economicamente giustificata”.

La colpa non è degli utenti ma è delle major hollywoodiane affermava un anno fa il guru del file sharing Kim Dotcom in un’intervista al The Wall Street Journal: “Il loro modello spinge le persone verso la pirateria. Non danno subito il prodotto ai consumatori e loro pensano sia assurdo, quindi lo vanno a prendere da qualche altra parte. Per quanto riguarda i film piratati, credo che l’errore che vada corretto sia quello compiuto dai detentori del copyright, non quello degli utenti di Internet”. Ma dietro al mondo della pirateria online non c’è una battaglia idealistica, bensì un giro d’affari di milioni di euro. Introiti pubblicitari che finiscono nelle casse dei proprietari dei siti e dei blog che ospitano i link delle opere piratate. Basta cercare su Google “film gratis” o “film streaming” per ottenere centinaia di risultati.

Un ruolo rilevante in questa diffusione ce l’hanno i motori di ricerca. “Cercando il titolo di un film o un altro prodotto tutelato dal diritto d’autore, l’82% dei risultati di Google puntano a file illegali”, afferma De Laurentiis.

Ad essere piratati sono film televisivi, serie tv, ma anche opere cinematografiche, che vengono messe online anche lo stesso giorno in cui arrivano nelle sale. Sul web la loro qualità viene indicata con delle sigle. I CAM sono la tipologia più comune, ossia quelli ripresi con una telecamera nascosta direttamente all’interno del cinema. Solitamente sono video di scarsa qualità, non ben centrati. A volte si sentono colpi di tosse e risate del pubblico in sala. I TC invece indicano l’impiego di una apposita macchina capace di riversare le pellicole 35mm. I filmati di questo tipo sono riversati direttamente dalla bobina al digitale. Attività che avviene nelle cabine di proiezione con la complicità del personale di alcuni cinema.

Nel 2013 secondo la classifica stilata dal sito Torrentfreak il film più scaricato è stato il primo capitolo della nuova triologia di Peter Jackson, Lo Hobbit, con ben 8,4 milioni di download, seguito da Django Unchained di Quentin Tarantino con 8,1 milioni e Fast and Furios 6 con 7,9 milioni.

Gabriele Principato