Credits 'Random Musings of the Geniusly Insane'

Saranno ricchi e di successo, ma sono pure pazzi: amministratori delegati, avvocati e impiegati dei mezzi di comunicazione radio e tv, sul podio. La classifica è quella delle ‘professioni da psicopatici’. Seguono venditori, chirurghi, giornalisti e forze dell’ordine, non mancano nemmeno ecclesiastici, chef e impiegati statali.

Le persone in buona salute mentale, nella vita scelgono di diventare infermieri, terapisti e insegnanti, a quanto risulta dalla graduatoria, frutto di uno studio dell’Università di Oxford e in particolare di Kevin Dutton, psicologo e ricercatore. Il risultato è nel suo libro: ‘The wisdom of psychopaths: what Saints, Spies and Serial Killers can teach us of success’, la saggezza degli psicopatici, quello che santi, spie e serial killers possono insegnarci del successo.

La ricerca è stata condotta attraverso un sondaggio via internet, a cui hanno partecipato 5.500 persone, che, dopo aver dichiarato il loro mestiere, hanno descritto la loro personalità rispondendo a un questionario. Il ricercatore ha poi incrociato i dati ed è emerso che, tratti della personalità solitamente legati a una diagnosi di psicopatia, quali assenza di pietà e paura, erano più comuni a persone che svolgevano alcune professioni.

Non si deve comunque generalizzare, non c’è nessun automatismo. Dutton tranquillizza “non bisogna aver paura del proprio vicino di casa se fa l’amministratore delegato o il chirurgo, non sono per forza psicopatici”. La ricerca vuole semplicemente sostenere che, alcune caratterische personali spingono ad intraprendere alcune professioni, e sono le stesse, che, crescendo in ambienti sbagliati o in presenza di traumi infantili, possono favorire l’insorgenza di un disturbo della personalità.

Silvia Sciorilli Borrelli