I droni ad energia solare della Titan Aerospace (foto Titan Aerospace)

I droni ad energia solare della Titan Aerospace (foto Titan Aerospace)

Dopo WhatsApp, i droni. Lo shopping di Facebook continua, secondo il sito americano TechCrunch. Che rivela: il social network più popolare del pianeta (1,2 miliardi di utenti) sarebbe pronto ad acquistare Titan Aerospace, azienda di Washington che produce droni, aerei senza pilota alimentati ad energia solare in grado di volare autonomamente per cinque anni. Il prezzo di vendita si aggirerebbe sui 60 milioni di dollari. Pochi, rispetto ai 19 miliardi messi sul piatto da Zuckerberg per acquisire WhatsApp, l’app per la messaggistica istantanea. I due affari però potrebbero essere collegati.

I droni sono infatti capaci di condurre la maggior parte delle operazioni di un vero satellite, ma costano meno e sono più versatili. Possono essere utilizzati per il monitoraggio ambientale, per fare foto satellitari e per esigenze di comunicazione. Ed è a quest’ultimo aspetto che Facebook è interessata: usare i droni per portare Internet nei Paesi dove la connessione non è ancora sviluppata. L’acquisizione sarebbe parte del progetto Internet.org, illustrato da Zuckerberg al Mobile World Congress di Barcellona. Facebook è tra i partner dell’iniziativa insieme a Ericsson, Nokia e Qualcomm. I droni verrebbero utilizzati inizialmente in Africa, in quelle zone del continente che sono ancora del tutto prive di Rete.

Se il progetto andasse in porto, tra i servizi promossi ci sarebbe certamente la messaggistica. I droni, quindi, potrebbero contribuire ad allargare la base di utenti da cui dipende il successo del business di Facebook e di WhatsApp. Aerei senza pilota, ma doppiamente utili: per ridurre il “divario digitale” e per incrementare il giro d’affari di Zuckerberg.

Davide Gangale