1309-63 047 1309-63 Foodie Illustration September 30, 2013 Photo by Jaren Wilkey/BYU © BYU PHOTO 2013 All Rights Reserved photo@byu.edu  (801)422-7322L’appetito vien mangiando. O scorrendo la bacheca di Instagram. Che siano piatti di nouvelle cousine o specialità della nonna, prima della forchetta si usa lo smartphone. E Google se n’è accorto. Al Rework Deep Learning Summit, tenutosi a Boston il 26-27 maggio, ha presentato un nuovo progetto basato sull’intelligenza artificiale, sulle papille gustative degli utenti dei social e sui loro sensi di colpa. “Iam2calories” promette di scoprire quante calorie sono contenute nei piatti fotografati e postati su internet. Ai consumatori l’ardua sentenza di decidere se sono giuste per la loro dieta, o un po’ troppe.

La tecnologia che sta alla base dei sofisticati algoritmi necessari a trasformare i pixel in kcal è quella di DeepMind, società britannica specializzata sulla ricerca artificiale, acquistata da Google nel 2014 per 400 milioni di dollari. Kevin P. Murphy, ricercatore e responsabile del progetto, non ha dubbi sul successo di “Iam2calories”: «Credo che le persone stessero aspettando qualcosa del genere. Certo, all’inizio ci sarà un margine d’errore attorno al 20%, ma non importa: ci basterà qualche mese per vedere grandi miglioramenti». I responsabili del progetto assicurano che, in breve tempo, il sistema permetterà di avere calcoli precisi, anche per foto a bassa risoluzione.

Michela Rovelli