L'home page del sito Digital News Initiative di Google

L’home page del sito dedicato all’iniziativa

Due milioni di cittadini europei formati per lavorare nel mondo del digitale entro il 2017. Investimenti sull’informazione web per 150 milioni di euro, di cui 27 già sbloccati il 24 febbraio. Sono i numeri di Google, l’azienda americana che per far crescere l’editoria online ad ottobre 2015 ha lanciato The Digital News Initiative, sito dedicato, come si legge sulla home page, a nuovi progetti editoriali “grandi e piccoli”.

Le proposte arrivate al gruppo californiano sono state 1200, di cui ne sono state selezionate 128 in 23 diversi paesi europei. Germania, Regno Unito e Spagna sono quelli che riceveranno il numero più alto di finanziamenti (superiori ai due milioni di euro), ma anche l’Italia si è aggiudicata oltre un milione e mezzo di fondi per sette progetti.

La mappa evidenzia i paesi europei che riceveranno i finanziamenti da Google

La mappa con i paesi europei che riceveranno i finanziamenti da Google

Tra questi ci sono il sito di informazione social Blasting News, diffuso in 34 paesi del mondo, che ha puntato sul ruolo del giornalismo come mezzo di condivisione dei valori europei e Lettera 43, testata online che lancerà FreeJour, una piattaforma digitale per freelance e videomaker.

«Non possiamo entrare nei dettagli perché stiamo ancora finalizzando le procedure di notifica dei progetti selezionati», ha dichiarato il 24 febbraio a Parigi il ceo di Google, Sundar Pichai. Questi fondi serviranno a sviluppare il giornalismo online di qualità, perché, come ha sottolineato ancora Pichai, «l’accesso alle informazioni è il cuore dell’attività di Google, ma purtroppo oggi il mobile web non è ancora all’altezza delle aspettative degli utenti».

E per migliorare questo legame tra web e informazione Google ha lanciato anche un programma di formazione digitale per cittadini europei. Il 25 febbraio il presidente della sezione Business e Operations dell’azienda, Matt Brittin, ha annunciato infatti l’avvio di iniziative dedicate ai Neet (ragazzi che non studiano e non lavorano) per aiutarli ad avere competenze in ambito web. In Italia è stato aperto un sito internet che propone un percorso formativo gratuito di 50 ore tra lezioni e casi di studio. Il sito è patrocinato anche dal Ministero del lavoro, dalla Comunità Europea e da Unioncamere.

Cecilia Mussi