Un sito ad hoc, semplice ed intuitivo, per capire meglio come gestire la propria privacy su Facebook. Si chiama Privacy Basics, – in italiano, Informazioni di base sulla Privacy – la nuova piattaforma messa a punto da Palo Alto per permettere agli utenti del social network di condividere in modo consapevole la propria vita.
In vista del Data Privacy Day, Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, ha annunciato nuove funzionalità per alzare il livello di protezione dei dati degli utenti con l’obiettivo di incrementare trasparenza e sicurezza, ma anche di smarcarsi dalle critiche sull’uso – potenzialmente pericoloso – dei dati condivisi.
«Le persone condividono i loro momenti più preziosi su Facebook, vogliamo rendere i nostri suggerimenti e i nostri strumenti chiari e facilmente accessibili in qualsiasi momento». E’ la frase con cui viene lanciato Privacy Basics. Mettendo «gli utenti al primo posto e rendendo disponibili per loro 32 guide interattive in 44 lingue», il colosso californiano affida ai propri utenti uno strumento in grado di dare più consapevolezza sull’uso dei dati personali.
Il sistema è stato messo a punto con la collaborazione di organizzazioni come la National Cyber Security Alliance, la Electronic Frontier Foundation e il Center for Democracy and Technology. Graficamente accattivante e intuitivo, Privacy Basics risponde a domande semplici – ma di comune interesse – come «Chi può vedere una foto che pubblico su facebook quando vi è taggata un’altra persona?», o «Come faccio a impedire a qualcuno di infastidirmi?».
Gli account Facebook attivi nel mondo sono oltre un miliardo e mezzo. Una mossa, dunque, per rafforzare la propria leadership nell’universo dei social networks ma anche per uscire dall’occhio del ciclone delle ultime polemiche che lo hanno investito. Gruppi nascosti di haters, bufale condivise viralmente, profili falsi e distorsioni varie: non è facile governare lo stato libero di Facebook. Più trasparenza e più sicurezza nella gestione dei dati privati faranno bene a tutti: agli utenti, ma anche a Zuckerberg.