L’Italia ha l’aspettativa di vita più alta per i malati di HIV che stanno seguendo una terapia. Il dato è emerso durante il V Congresso nazionale ICAR (Italian Conference on AIDS and retrovirus) a Torino dal 12 al 14 maggio. Lo studio presentato è stato pubblicato nel 2013 al CROI di Atlanta.

“In Europa la differenza non è particolarmente rilevante: Francia, Spagna e Germania presentano dati più o meno simili”, specifica il Professor Di Perri. “Ad essere di particolare evidenza” – contiunua l’esperto – “è lo scarto italiano in positivo con i dati degli Stati Uniti”.

Tra i temi affrontati lungo i tre giorni dell’evento organizzato da SIMIT (Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali) ci sarà anche la terapia antiretrovirale. La cura potrebbe cambiare in meglio la vita di quanti sono affetti dal virus e migliorare le difese immunitarie del soggetto. Nel marzo scorso aveva fatto scalpore la notizia di una bambina, nel Missisipi, affetta da Hiv, che dopo aver ricevuto la terapia antiretrovirale a poche ore dalla nascita è guarita. A mesi di distanza dalla fine della sua somministrazione, infatti, non sono state più rivelate tracce del virus.

Andrea Zitelli