Un mistero durato oltre cinque secoli. Il ritrovamento, poi, l’estate scorsa, sotto ai resti dell’antico convento francescano di Greyfriars, di uno scheletro con evidenti ferite da taglio sul cranio. Era il 1485 quando Riccardo III, ultimo re d’Inghilterra della dinastia dei Plantageneti, perse la vita nella battaglia di Bosworth Field, contro le truppe di Enrico Tudor, futuro Enrico VII.

Uno studio dell’Università di Leicester rivela oggi che quelle ossa altro non sono che le spoglie del sovrano descritto da Shakespeare come gobbo e spietato. È stato Richard Buckley, capo del team di ricerca, a darne l’annuncio ufficiale: «La conclusione è che, al di là di ogni ragionevole dubbio, il corpo riesumato nel mese di settembre 2012 è quello di Riccardo III», ha detto fra gli applausi.

Due gli indizi che hanno spinto gli esperti ad approfondire le ricerche sul misterioso rinvenimento. Primo fra tutti, il luogo di sepoltura: un convento, luogo di culto andato distrutto, le cui vestigia medievali giacevano nascoste sotto l’asfalto, coperte da quello che oggi è un parcheggio (luogo di sepoltura assai poco regale). Poi i tagli sul cranio, compatibili con la tradizione secondo cui il re sarebbe morto nella piana di Bosworth, nell’ultima fase della Guerra delle Due Rose.

La conferma è arrivata attraverso la prova del Dna: i resti ritrovati sono stati messi a confronti con il Dna di un mobiliere canadese, Michael Ibsen, residente a Londra e diretto discendente di Anna di York, sorella del re. Dalla datazione al radiocarbonio, era stato già possibile collocare le ossa in un periodo compreso tra il 1455 e il 1540 e ipotizzare che l’uomo deceduto avesse circa 30 anni: quando perse la vita, l’undicesimo figlio del duca di York di anni ne aveva 32.

Le spoglie del sovrano saranno ora sepolte all’interno della cattedrale di Leicester. E così il re che decise di «fare il furfante e di odiare gli oziosi piaceri» – è sempre Shakespeare a ricordarlo – troverà finalmente pace.

Giulia Carrarini