Un “brusco aumento dei casi” di sindrome influenzale nella seconda settimana del 2019. Lo riporta InfluNet, il bollettino di sorveglianza epidemiologica coordinata dal ministero della Salute in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Con 100mila contagiati in più in una sola settimana, ci si avvicina al mezzo milione di persone colpite dal virus tra il 7 e il 13 gennaio, con un picco di incidenza nelle regioni del Centro e del Sud Italia. I più colpiti sono i bambini sotto i 5 anni: se sette adulti ogni mille sono ammalati dall’influenza, per i bambini i casi passano a 15. Sale a un milione e 800mila italiani il numero complessivo dei degenti con l’influenza dall’inizio del periodo endemico.

Divulgazione scientifica – La campagna antinfluenzale del ministero della Salute ha però dato i suoi frutti: l’anno scorso, a gennaio, i casi erano un milione in più. Merito anche dello spot radiofonico, diffuso dal 16 dicembre scorso, che invitava alle misure di prevenzione consigliate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, incentrate su igiene respiratoria e frequente lavaggio delle mani. Per approfondire, il ministero rimandava a un apposito portale online sull’influenza, attivo ancora oggi, con la Circolare sugli obblighi vaccinali, i bollettini periodici di diffusione influenzale e le risposte alle domande più comuni (anche contro la disinformazione scientifica).

Nuovi vaccini – Per la prossima stagione vaccinale 2019/2020, la Commissione europea ha autorizzato l’uso di un nuovo vaccino antinfluenzale quadrivalente prodotto in colture cellulari. Rispetto al vaccino prodotto con metodi tradizionali, questo si è dimostrato essere più efficace nella prevenzione della sindrome: negli Stati Uniti, dove è già stato utilizzato, ha dimostrato un incremento di oltre il 30% rispetto ai vaccini coltivati su uova.