Il 78,3% degli uomini di 11 anni e più consuma alcol. Il vino è la bevanda alcolica più diffusa

L’alcol in Italia si consuma soprattutto fuori dai pasti, in maniera occasionale e soprattutto nel Nord-Est. Le cifre fornite nell’ultimo rapporto dell’Istat sull'”Uso e abuso di alcool in Italia” fotografano una realtà che coinvolge due italiani su tre dai 14 anni in su: il 66,6 per cento, quasi quattro punti percentuali in meno rispetto al 2002.

Un dato in calo, dunque, che si allinea a quello del consumo giornaliero di bevande alcoliche, passato in dieci anni dal 34,5 al 24,4 per cento.

Cresce invece il consumo di alcol fuori dall’orario dei pasti, a sottolineare il cambio della abitudini alimentari – e sociali – degli italiani. Il vino rimane la bevanda preferita del Belpaese, sia tra gli uomini che le donne, anche se l’80 per cento dei primi dichiara di aver bevuto almeno una volta nell’anno corrente, contro il 61 per cento delle donne. Tra i più piccoli, invece, uno su dieci dichiara di aver bevuto tra gli undici e i quindici anni, anche se la media cresce ai livelli nazionali con l’arrivo della maggiore età.

E mentre nel Nord-Est si beve la percentuale maggiore di alcolici, l’Istat comunica che all’aumentare dei titoli di studio cresce il consumo occasionale di alcool, soprattutto tra le donne. In calo, al contrario, le persone over 65 che mantengono un atteggiamento “tradizionale” nei confronti del vino: se dieci anni fa metà di loro beveva solo durante i pasti, oggi sono il 39 per cento del totale, con un aumento dell’abuso fuori dai pasti.

L’analisi a livello regionale dei comportamenti a rischio mette in mostra quote di popolazione a rischio in Molise, Sardegna, Abruzzo, Marche e Basilicata. Rischi a cui si associano spesso altri comportamenti pericolosi, come il fumo e il consumo di droghe, soprattutto  tra chi frequenta abitualmente discoteche e luoghi in cui si balla. Il fenomeno riguarda soprattutto i giovani e gli adulti fino a 44 anni.

Carlo Marsilli