Nello zaino di Luigi Mangione, il killer del ceo di United Healthcare Brian Thompson, c’erano un manifesto contro le assicurazioni, un silenziatore e una “ghost gun“. Vere e proprie armi fai-da-te stampate in 3D, le pistole fantasma sono facili da reperire e difficili da rintracciare.
L’arma – Le ghost gun nascono come armi che si possono costruire in casa con l’aiuto di kit e di una stampante 3D. Si assemblano le diverse componenti che possono essere o tutte stampate sul momento, o alcune vengono spedite già stampate dai kit che si acquistano online. La pistola che, secondo le forze dell’ordine, Mangione avrebbe usato per commettere l’omicidio sembra essere una Chairmanwon V1: un modello 3D che si ispira alla fattura fisica di una Glock. La Chairmanwon è una variazione della Fmda 19.2, un altro modello 3D il cui nome è anche un acronimo di “Free men don’t ask” (“gli uomini liberi non chiedono”).
La regolamentazione – Nel 2022 l’amministrazione Biden ha imposto una regolamentazione sulle armi fantasma: è ancora legale la vendita e il possesso di pistole stampate in 3D o di kit per costruirne una, ma è aumentata la tracciabilità. Produttori e venditori, infatti, sono obbligati a garantire il numero di serie per ogni arma, avere la licenza e fare controlli sui precedenti di chi acquista. Ma l’omicidio compiuto da Mangione prova che tali norme possono essere aggirate.