
La pubblicità per il lancio della nuova tv di Xiaomi fatta circolare sul social network cinese Weibo.
Amazon e Google hanno già fatto la loro mossa. Tra aprile e ottobre dello scorso anno le due aziende americane hanno rispettivamente lanciato FireTv e Nexus Player. Ora tocca a Apple e Xiaomi recuperare il tempo perso per conquistare gli schermi di casa e farli diventare il centro di comando dell’abitazione 2.0.
Una tv da 40″ full HD a poco meno di 300 dollari. È la nuova sfida del colosso cinese Xiaomi che martedì 24 marzo presenta la variante di MiTV 2, sorella più piccola dell’omonima originale da 49″ e risoluzione a 4K lanciata lo scorso anno. In comune, il sistema operativo MIUI derivato da Android. Delusi gli appassionati di tecnologia che si aspettavano la nuova generazione di tv del colosso cinese delle telecomunicazione. La vera novità rimane il prezzo: 1.999 yuan per il mercato cinese, il solo nel quale MiTV2 verrà distribuita.
Dopo lo smartphone low-cost Xiaomi M1 lanciato nel 2011, la società fondata da Lei Jun nel 2010 continua la politica dei prezzi bassi: con una rete di vendite quasi esclusivamente via web, la produzione limitata sulle richieste dei consumatori e l’utilizzo di componenti hardware poco costosi, Xiaomi ha potuto espandere la sua fetta di mercato divenendo, nel 2014, il terzo produttore di smartphone al mondo. Un successo che ora cerca di ripetere nel settore tv, mentre anche a Cupertino si torna a discutere della Apple Tv.
Dopo l’ultima versione del 2012, dagli ambienti Apple trapelano delle anticipazioni sul nuovo progetto, che sarà probabilmente presentato il prossimo giugno durante la conferenza degli sviluppatori Worldwide Developers Conference. La sostanza non dovrebbe cambiare molto, dato il successo delle 25 milioni di unità vendute finora in tutto il mondo: un set-top-box che permette di visualizzare dei contenuti web sullo schermo. Una sorta di decoder capace di scaricare e vedere contenuti in streaming. La nuova versione, che secondo gli esperti porterebbe le vendite a sfondare quota 35 milioni nel 2018, prevederebbe l’utilizzo di Siri, l’assistente vocale di Apple che consente il controllo a voce dei device. Le novità riguarderebbero anche l’aumento della memoria interna (8GB), l’utilizzo del chip A8 già presente su IPhone e la creazione di un app store dedicato. Nessuna indicazione sul prezzo, ma la battaglia sulle smart tv è aperta.
Nicola Grolla