Craig Steven Wright. Potrebbe essere lui il vero creatore dei bitcoin

Craig Steven Wright. Potrebbe essere lui il vero creatore dei bitcoin

Un signor nessuno. Così il giornale americano Wired definisce Craig Steven Wright, 44 anni, professore e imprenditore australiano. Questo almeno fino al 9 dicembre, quando l’ipotesi che sia lui l’inventore dei bitcoin si è fatta più concreta. La polizia ha addirittura perquisito la sua casa e i suoi uffici, ufficialmente per un’indagine fiscale. Ma non sembra un caso che tutto sia avvenuto proprio dopo che WiredGizmodo hanno pubblicato due diverse inchieste che identificano entrambe in Wright l’uomo ombra dietro Satoshi Nakamoto, pseudonimo del creatore della più celebre moneta virtuale. Wright in passato ha partecipato anche a conferenze sui bitcoin. Nel video è in collegamento Skype durante uno di questi incontri. Alla domanda «Come ha conosciuto i bitcoin per la prima volta?», risponde in maniera vaga: «Sono coinvolto in questa cosa da molto tempo».

Gli indizi raccolti dai media sulla vera identità di Satoshi Nakamoto sono molti. E a meno che Wright non ce l’abbia messa tutta per far credere di essere chi non è, il mistero dei bitcoin sembra vicino alla soluzione: una fonte anonima ha passato alla stampa diverse e-mail in cui l’imprenditore australiano dice di essere Nakamoto. Molte di queste scritte dall’indirizzo satoshi@vistomail.com. Ma ci sono anche post del 2008 sul suo blog in cui anticipava l’uscita del cryptocurrency paper, il documento che ha dato il via agli scambi nella moneta virtuale. C’è anche una mail scambiata con l’analista informatico forense David Kleiman, morto nel 2013: in quel messaggio i due parlavano di un fondo, il Tulip Trust, che conteneva 1,1 miliardi di bitcoin. Un patrimonio equivalente a quello da sempre attribuito a Nakamoto. E c’è stato anche un investimento di 23 milioni di bitcoin in una start-up. All’epoca quella somma rappresentava l’1,5 per cento della valuta virtuale in circolazione. Oggi sarebbero 60 milioni di dollari.

La polizia ha perquisito il 9 dicembre la villetta di Craig Wright a Sidney

La perquisizione del 9 dicembre nella villetta di Sydney di Wright

L’attenzione internazionale sulla criptomoneta cresce. Le autorità europee e americane temono che le transazioni di denaro anonime sul web nascondano truffe o addirittura finanziamenti ad attività criminali e terroristiche. L’ipotesi più plausibile è sempre stata che dietro a questo meccanismo ci siano più persone, tra cui Kleiman e Wright. Ma visto che uno dei possibili inventori è morto due anni fa, gli occhi sono tutti sull’imprenditore australiano. Anche se i dubbi rimangono e spuntano fuori qua e là sulla rete.

Lara Martino