Trasformazione in vista per Spotify. La piattaforma di streaming musicale più utilizzata al mondo sta per integrare la propria offerta con contenuti video. Non solo videoclip musicali, ma anche filmati prodotti da emittenti televisive come Bbc e Comedy Central.

Trasformazione in vista per Spotify. La piattaforma di streaming musicale più utilizzata al mondo lancia l’offerta di contenuti video

Ancora qualche giorno e Spotify non sarà più lo stesso. La più importante piattaforma mondiale per l’ascolto di musica in streaming lancerà a fine gennaio il servizio video. La decisione risale a maggio 2015, e il 25 gennaio il Wall Street Journal ha annunciato che i 75 milioni di utenti nel mondo (di cui 20 a pagamento) avranno in pochi giorni a disposizione filmati, oltre che brani musicali.

Per il momento, l’iniziativa è stata ufficializzata soltanto su mobile. Già da questa settimana, gli utenti Android riceveranno un aggiornamento che consentirà di visualizzare i nuovi contenuti video, mentre chi ha il sistema operativo iOS dovrà aspettare l’inizio di febbraio.

«Siamo alla fine di un percorso di test. Il nostro obiettivo era per lo più di ottenere un ampio spettro di contenuti», ha dichiarato il vicepresidente di Spotify Shiva Rajaraman. I video a disposizione degli utenti saranno offerti da Espn, Bbc, Vice Media, Comedy Central e Maker Studios, partner ufficiali dell’azienda svedese. L’idea di Spotify non è offrire un enorme catalogo pari a quello musicale, ma consigliare la visione di video in base al brano che si sta ascoltando. Non solo videoclip musicali, ma anche filmati confezionati ad hoc.

Con il lancio del nuovo servizo video, Spotify punta a integrare la propria offerta, nel tentativo di fare concorrenza a giganti del mercato internazionale, come YouTube, e soprattutto l’emergente Apple Music, che in meno di un anno ha raggiunto quota 10 milioni di utenti. Lo streaming video sarà introdotto subito in America, Gran Bretagna, Germania e Svezia, prima di essere allargato a tutto il mondo.

A differenza dei competitors, Spotify Video non avrà nessuna pubblicità. Secondo Rajamran, Spotify è in ottima salute economica e non ha bisogno di trarre nuovi profitti dal servizio. Una frase in contraddizione con quanto affermato nel maggio 2015 da Daniel Ek – fondatore e Ceo dell’azienda – secondo il quale Spotify Video poteva diventare «un’importante fonte di guadagno».

Roberto Bordi