Mary Meeker alla Code Conference a Rancho Palo Verdes (California) del 27 maggio

Mary Meeker alla Code Conference a Rancho Palo Verdes (California) del 27 maggio

Da 35 milioni nel 1996 a quasi tre miliardi nel 2014. In vent’anni la società di Internet è cresciuta a dismisura. Il web ha dato cittadinanza a quasi la metà della popolazione mondiale. Si è fatto trovare su mezzi sempre più portatili, invadendo ogni lato della vita. Mary Meeker, ex analista di Wall Street, che oggi lavora in una delle società di investimento più importanti della Silicon Valley – la Klein Perkins Caufield & Buyers – ha presentato mercoledì 27 maggio alla Code Conference, in California, una valutazione della internet economy degli ultimi vent’anni (qui tutte le slide). Come è cresciuta, come è cambiata e chi l’ha abitata.

Su internet oggi si fanno gli affari migliori. Se nel ’95 le prime quindici e-company fruttavano 17 milioni di dollari, oggi la cifra è più che lievitata: duemila miliardi e mezzo. E anche i soggetti sono cambiati. Tutti a parte uno: la Apple rimane regina telematica indiscussa. Non si è mossa dalle prime posizioni, con Google che la insegue e si avvicina sempre di più. Dove ieri imperavano società concentrate sulla progettazione di interfaccia e sulla costruzione di database e componenti elettrici, oggi ci sono i social network, i browser e i più importanti rappresentanti dell‘e-commerce: Alibaba, Amazon e eBay tra i primi.

La fruizione si sta verticalizzando. Significa che dallo schermo orizzontale – di televisione e computer – si sta passando a quello lungo e stretto degli smartphone. Gli utenti del mobile in vent’anni sono diventati il 73% della popolazione mondiale (nel 1995 erano solo l’1%). Anche se, osserva la Meeker, la crescita ha rallentato, dal +10% del 2013 al +8 dell’anno scorso.

Mobile fa rima con video. Le immagini in movimento sono il linguaggio del nuovo millennio. È uno dei settori in crescita costante della internet economy. Occupano il 64% del consumo di internet. E il 55% di quello su mobile. Su Facebook vengono visualizzati circa quattro miliardi di video al giorno. E due terzi degli users utilizzano il telefonino per guardarli. E in futuro? Dal testo alle immagini. Dalle immagini ai filmati. L’evoluzione del contenuto è ormai chiaro. L’innovazione si concentrerà sul commercio. La scommessa della Meeker è che in pochi anni comparirà su tutti i social network, siti mobile, motori di ricerca un nuovo pulsante, con sopra la scritta “acquista”. Per vendere e comprare da ogni luogo, muovendo solo un dito. E far girare la sempre più florida economia del mondo virtuale.

Michela Rovelli