Media_PolitenicoUn miliardo e 200 milioni di applicazioni scaricate dagli italiani nel 2013: un numero da capogiro per un mercato che non conosce la crisi.
Il dato è emerso durante la presentazione al Campus Bovisa martedì 11 gennaio dei risultati della Ricerca dell’Osservatorio New Media & New Internet promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con l’Osservatorio sulle Startup.
I risultati riguardano il mercato dei Media digitali, gli ambiti più innovativi dei Media digitali (“New Internet”), il comportamento dei consumatori nella fruizione di contenuti, le strategie e i modelli di business dei diversi attori operanti nella filiera e le principali novità in ambito tecnologico. Arrivando a tratteggiare anche i possibili scenari futuri.

Il mercato delle app – La Ricerca, giunta alla settima edizione, ha evidenziato come i possessori di cellulari abbiano scaricato in media sui propri apparecchi 33 applicazioni, utilizzandone 14 nell’ultimo mese e 5 nell’ultimo giorno. I possessori di tablet, invece, ne hanno scaricate 32, usandone 13 nell’ultimo mese e sempre 5 nell’ultimo giorno. Le app sono diventate il modo più utilizzato per ricevere le notizie, come dimostrano le 370 esistenti per i media, i giornali e gli editori: oltre un terzo delle testate ne propone una per i tablet. Nell’ultimo anno il mercato dei media su applicazioni è cresciuto del 120 per cento.

I media tradizionali – Nell’ultimo anno i media tradizionali sono, al contrario, scesi ancora del 5 per cento: è crollata la stampa (-13 per cento), calata la televisione tradizionale (-4 per cento) e anche la radio (-9 per cento).

La pubblicità – Grazie alla pubblicità e ai ricavi derivanti dai sistemi “pay per click”, il mondo dei “New Media” ha raggiunto un valore vicino ai 2 miliardi di euro (il 12 per cento dell’intero mercato). La pubblicità sulle app è cresciuta del 120 per cento, ma è nel campo degli smartphone che si è registrato un vero e proprio boom con una crescita del 167 per cento. Ottimi risultati anche sui tablet, dove si è raggiunto un incremento del 94 per cento e sui social con un aumento del 75 per cento.

Silvia Morosi