In Francia una battaglia tra Pornhub e il governo potrebbe rivoluzionare il mercato dei siti pornografici. Il gruppo Aylo, proprietario anche delle piattaforme di YouPorn e RedTube, ha deciso di sospendere il proprio servizio da mercoledì 4 giugno. La decisone è un segnale di protesta contro l’obbligo imposto dal governo francese di implementare i sistemi di verifica dell’età.

Nuove verifiche – Attualmente per accedere a Pornhub è sufficiente dichiarare di avere 18 anni, ma non c’è modo di verificare che tale affermazione sia vera. La legge francese, però, adesso ha richiesto meccanismi più rigorosi: bisognerà identificarsi tramite l’inserimento di una carta di credito o di una carta d’identità. Il gruppo del sito pornografico più cliccato al mondo non ci sta e ha deciso di autocensurarsi bloccando l’accesso. Al posto della consueta schermata, ci sarà infatti una scritta in aperta polemica contro il governo, che sarà corredata da un’immagine: “La libertà che guida il popolo”, uno dei più celebri dipinti di Eugene Delacroix.

Pornhub bloccato in FranciaCritiche e rischi – A partire da venerdì 6 giugno l’Autorità di regolamentazione della comunicazione audiovisiva e digitale francese (Arcom) potrà perseguire i siti pornografici che non si sono adeguati alla normativa. Il gruppo Aylo si è lamentato e ha sottolineato come la verifica dovrebbe essere a cura delle società che sviluppano i sistemi operativi, come Google, Apple o Microsoft, e non ricadere sui siti pornografici. Per l’azienda questa situazione rischia di essere molto dannosa a livello economico, soprattutto considerando che la Francia rappresenta il secondo mercato al mondo dopo gli Stati Uniti con 7 milioni di visitatori unici al giorno.

La risposta dell’Ue – Un modo per risolvere questa controversia dovrebbe arrivare dall’Unione europea. Bruxelles sta lavorando per presentare un’applicazione di verifica dell’età che dovrebbe vedere la luce a luglio 2025. Questa sarebbe una soluzione temporanea, in attesa del portafoglio d’identità digitale europeo previsto per fine 2026. L’obiettivo è quello di trovare un sistema che da una parte verifichi l’età e dall’altra tuteli la privacy dei minori senza rivelare dati sensibili.