Un modello di Motorola DynaTAC 8000X (fonte: Flickr)

Ingombrante. Scomodo. Pesante. E rivoluzionario. Il 6 marzo 1983 entrava in commercio il primo telefono cellulare al mondo, il Motorola DynaTAC 8000X. 25 centimetri di altezza per un peso di oltre 800 grammi, tanto che era conosciuto colloquialmente come “il mattone”. In voga tra uomini d’affari e amanti del lusso di tutto il mondo, il nonno degli smartphone ha segnato l’ingresso nelle nostre vite di una tecnologia oggi indispensabile.

Caratteristiche –  Si presentava come un grosso parallelepipedo di plastica, ma era sicuramente più maneggevole dei vecchi telefoni da valigetta e di quelli da automobile. Il DynaTAC 800X, acronimo per Dynamic Adaptive Total Area Coverage, era una cornetta di grandi dimensioni dotata di antenna, display a LED e di una tastiera numerica. Consentiva di telefonare per un massimo di 35 minuti e poteva memorizzare fino a 30 numeri di telefono. Tempo di ricarica: dieci ore. Per la modica cifra di 3995 dollari, l’equivalente di quasi 9000 dollari oggi.

Icona popSimbolo di una rivoluzione telematica per la comunicazione senza fili, che impallidisce di fronte ai progressi esponenziali raggiunti dal settore della telefonia in soli 40 ann, il Motoirola è tuttavia rimasto un’icona degli anni Ottanta. Anche se inizialmente per pochi a causa dei costi proibitivi, il primo “telefonino” è diventato celebre anche grazie al cameo in film di successo come Wall Street di Oliver Stone, con Michael Douglas.
A contribuire a creare il mito anche la storia della prima telefonata effettuata con il dispositivo. Il 3 aprile del 1973 a New York, l’inventore del DynaTAC 8000X, l’ingegnere americano Martin Cooper, aveva chiamato il suo rivale Joe Engel, dirigente della Bell Laboratories AT&T, per comunicargli in diretta dalla Sixth Avenue di fronte all’hotel Hilton di averlo battuto sul tempo.